E' Gioia la prima nata 2016 all'ospedale di Branca: la sua famiglia vive a S.Maria di Burano

Una fitta chioma nera intorno a un viso tondo e a due occhi dalla linea allungata che hanno ancora tanta voglia di dormire. E' lei la prima nata dell'ospedale comprensoriale di Gubbio e Gualdo Tadino, Gioia Ponari, il cui nome racchiude in sè già un augurio di speranza. E' venuta alla luce il 3 dicembre alle ore 11.43, peso alla nascita 3 kg e 580 gr, da genitori di origine albanese, papà Clorand e mamma Fiorentina. E' la primogenita di questa famiglia che vive a Santa Maria di Burano e, pur avendo a mala pena poco più di 24 ore di vita, ha già sperimentato le fatiche del nascere. I suoi genitori, al primo avviso di travaglio, hanno percorso 50 km per raggiungere l'ospedale comprensoriale da una delle frazioni più distanti ed impervie del Comune di Gubbio ed è stata solo la professionalità degli operatori del nosocomio ad evitare il peggio al momento del parto che si presentava difficoltoso per un cordone ombelicale mal posto. Gioia è però venuta al mondo in perfette condizioni , testimoniando nei fatti la voglia di vivere, ma anche la strategicità dell'ospedale comprensoriale . Se i dati nella loro sinteticità parlano di un 2015 avaro per il punto nascite locale – 350 parti in tutto con un -77 rispetto al precedente 2014 - i fatti raccontano di un ospedale imprescindibile nei suoi servizi per un territorio vastissimo e impervio, come nel caso del Buranese. 50 km di strade aggrovigliate in mezzo alle quali ci sono comunità rurali per le quali Branca rappresenta il primo presidio utile e il più comodo da raggiungere in caso di necessità. C'è anche però un'altra faccia della medaglia che parla in questo caso di chi è disposto a farne anche 75 di chilometri per venire da questa parti dell'Appennino per scelta e non per necessità: sono i genitori della piccola Alice, residenti a Passignano del Trasimeno, che il 31 dicembre 2015 hanno deciso di far nascere la loro piccola proprio a Branca. La bimba è stata l'ultima nata a Branca in questo anno che ci lasciamo alle spalle e suo malgrado è la testimonianza che un servizio , se di qualità, può essere premiato malgrado la distanza. Un bell'augurio in vista del progetto annunciato dalla presidente della Regione Marini che, per potenziare il punto nascita di Branca, pensa ad una convenzione con la Regione Marche per convogliare qui le future mamme provenienti da Fabriano dove l'ostetricia è stata chiusa. Lì ogni anno nascevano 400 bambini, un bel regalo per questa parte dell'Appennino. Intanto all’ospedale di Branca già si pensa alla festa dell’Epifania. Su iniziativa dell’Associazione Vespa Club di Gubbio la mattina del 6 gennaio, intorno alle ore 11,30-12, una bellissima Befana porterà saluti e auguri ai bambini ricoverati presso la Pediatria e al personale medico e infermieristico dei reparti di degenza.