E’ bene che tutti i cittadini eugubini sappiano che, grazie anche a un grande sostegno venuto dai nostri politici Andrea Smacchi e Rocco Girlanda, l'unica strada a scorrimento veloce del nostro territorio, arteria vitale sia per la nostra imprenditoria che per il turismo, si potrà percorrere solo previa pagamento per tutti del pedaggio più caro d’Italia, pari a 0,152 euro a chilometro.
I costi per i cittadini: per la tratta Perugia-Città di Castello gli automobilisti spenderanno circa 7,50 euro! Per quella Perugia-Terni 12,00 euro! Tariffe che per gli autotrasportatori quasi raddoppieranno.
Come si è mossa la politica: lo scorso 8 novembre, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha approvato il maxi progetto con cui ci si appresta a trasformare la superstrada E45 in autostrada a pedaggio, anche se va detto che la Corte dei Conti al momento non ha approvato tale delibera, che risulta dunque bloccata. A quest'opera faraonica, i nostri politici regionali strizzano l'occhio da anni: nel 2008 la Giunta Lorenzetti, attraverso il Disegno strategico territoriale sanciva l'abbandono del concetto di “Umbria cuore verde d'Italia”, sostituendolo con il più conveniente (per loro) “Umbria snodo d'Italia”. Era chiaro, sin da allora, che l'interesse di saziare gli appetiti delle solite lobby dei costruttori, metteva d'accordo, già a quei tempi, la politica da destra a sinistra.
Di questi giorni, per finire, il parere favorevole alla realizzazione grazie all'accordo di Pd e Pdl, concordi nell'approvare due mozioni in Consiglio regionale, una a firma Locchi-Smacchi, l'altra del Centro-Destra.
Come si realizzerà: un Project Financing proposto da una cordata di imprenditori guidata da Francesco Gaetano Caltagirone, che riceverà la gestione quarantennale della Nuova E45, percependo i pedaggi non solo degli utenti nazionali di passaggio in Umbria sul passante tra Mestre e Roma, ma soprattutto di tutti i cittadini umbri, autotrasportatori, commercianti, imprenditori e pendolari, che con nessun vantaggio, si ritroveranno un atro pesantissimo balzello, che va ad aggiungersi a una tassazione generale di per sé oramai insostenibile.
La posizione di Scelgo Gubbio: riteniamo che tutto ciò rappresenti una grave penalizzazione per il nostro territorio, sia dal punto di vista della competitività, sia perché si va ad aggiungere una tassa (in quanto il transito è praticamente ineludibile) ai cittadini umbri, considerando anche che il piano finanziario dell'opera (consultabile sul sito del Cipe) non prevede nessuna esenzione per i residenti umbri, nonostante da più parti si provi a gettare fumo negli occhi. Tutto solo grazie alla promessa, da parte dei promotori del progetto, di avere qualche buca in meno, considerando il fatto che il tratto peggiore non è certo quello umbro, ma quello che va da Verghereto a Cesena. Per tappare le buche non servono certo progetti miliardari e tasse inique, serve una gestione efficiente e di servizio al cittadino. Ecco perché, non possiamo accettare tale progetto così come è, non pensato in un’ottica integrata con interventi che forniscano all'utente una viabilità alternativa e ripensino interamente lo snodo viario di Perugia. Invitiamo dunque tutti i nostri rappresentanti regionali e nazionali a ripensare il progetto, perché possa veramente diventare una possibilità di sviluppo.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/07/2014 12:19
Redazione