Due cittadini marocchini, un 32enne e un 26enne domiciliati rispettivamente a Umbertide e a Gubbio, sono stati espulsi per "motivi di sicurezza dello Stato".
A renderlo noto e' il Viminale, sottolineando che "dagli accertamenti compiuti dal Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri nell' ambito in un' indagine della Dda di Perugia, i due stranieri sono risultati aperti sostenitori dell' organizzazione terroristica internazionale denominata Stato Islamico, avendo intrapreso un percorso di radicalizzazione di tipo jihadista".
In particolare i due sono indagati per aver "allacciato e mantenuto contatti, anche attraverso il web, con soggetti dimoranti in Marocco e Francia attestati su analoghe posizioni radicali e per aver favorito l' invio nel teatro di guerra siro-iracheno di aspiranti combattenti (cosiddetti foreign fighters), intenzionati ad unirsi alle milizie jihadiste attive nell' area, oltre ad aver sostenuto economicamente alcuni combattenti". Il 32enne, inoltre, gia' stato arrestato in Marocco, nel 2016, dalle autorita' di quel Paese (e poi condannato) con l' accusa di "finanziamento a gruppi terroristici di matrice jihadista". I due sono stati rimpatriati in Marocco. Salgono cosi' a 313 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015, di cui 76 nel 2018.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/08/2018 19:37
Redazione