Le reazioni delle istituzioni all'esplosione di Gubbio.
Dopo quella della presidente della Regione Tesei ( vedi in questo sito http://www.trgmedia.it/Esplosione-a-Gubbio-presidente-Tesei-quot-tragedia-che-colpisce-tutta-la-nostra-regione-quot-/news-122486.aspx ) arriva la nota del presidnete del consiglio regionale Marco Squarta: "«Sono profondamente scosso da quanto accaduto nell’esplosione di Gubbio in cui è morto un uomo. E’ una tragedia che colpisce l’intera comunità, il drammatico episodio mi lascia sgomento. A nome dell’amministrazione che rappresento - sono le parole di Squarta - mi stringo alle vittime di questa tragedia in segno di cordoglio. In questo triste momento non ci sono parole per commentare quanto accaduto, resta un dolore immenso. Il lavoro è dignità, il ruolo della politica è quello di investire nella formazione e nei controlli capaci di permettere ai lavoratori di tornare a casa sicuri la sera. Solamente il 28 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, nel nostro Paese le morti bianche continuano a rappresentare un’emergenza perché purtroppo questi drammi continuano a succedere tutti i giorni. La prevenzione diventi una certezza».
Sul fatto di cronaca anche l'on. Walter Verini:"Il gravissimo incidente sul lavoro avvenuto in un laboratorio di Gubbio, che ha già un bilancio tragico, con un lavoratore morto e altri tre feriti, un disperso, non può e non deve lasciare nessuno indifferente. In pochissimi giorni sono già cinque i lavoratori morti sul lavoro. Ora questa tragedia scuote la nostra regione, colpisce famiglie di lavoratori. Si deve agire, applicare leggi che già ci sono. Esercitare maggiori controlli e coordinamento da parte di tutti i soggetti preposti. Senza alibi e latitanze. Con prevenzione vera e formazione da parte delle imprese per garantire tutela piena delle lavoratrici e dei lavoratori. Ha detto bene il Ministro del Lavoro Orlando oggi a Prato, dove tre giorni fa un orribile incidente sul lavoro ha portato via la giovanissima Luana D’Orazio: uno Stato civile non può, non deve risparmiare sulla sicurezza nel lavoro”.