"Completare i lavori di riqualificazione della ex Fcu con i fondi del Recovery Fund, facendola inserire dal governo nel piano che sarà presentato all' Unione europea". Lo propone Tommaso Bori, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Cesaroni, che sull' argomento ha presentato una interrogazione. "Il collegamento sui binari della ex Ferrovia centrale umbra tra Perugia e Terni è stato sospeso il 12 settembre 2017 per permettere di svolgere i lavori di manutenzione e implementare la sicurezza del tracciato - ricorda Bori, secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - e in seguito, per ribadirne l' importanza, la ex Fcu è stata inserita, con un decreto interministeriale, tra le strutture di interesse nazionale. Un altro passo in avanti c' è stato con il Protocollo d' intesa tra Regione, Umbria Tpl e Mobilità spa e Rfi spa per il subentro di quest' ultima nella gestione dell' infrastruttura ferroviaria. Così il 10 giugno 2019 - aggiunge - si è proceduto al conferimento del ramo d' azienda ferroviario di Umbria Tpl e mobilità nella società veicolo Um Ferro srl e al contestuale acquisto del 100 per cento del capitale sociale da parte di Rfi spa, che pertanto è subentrata nella gestione dell' infrastruttura ferroviaria". "Attualmente - conclude Bori - sono operative solo le tratte Città di Castello-Perugia-Ponte San Giovanni ed è in corso il ripristino di Perugia-San Sepolcro. Fermi i lavori sulla tratta Perugia-Terni per mancanza di fondi. Un fatto grave, su cui le risorse europee potrebbero permettere una inversione di marcia".