Con la riprogrammazione dei fondi Fse e Fesr la Regione libera circa 108 milioni di euro "per dare un aiuto diretto alle imprese e ai cittadini" in seguito all' emergenza Covid. Lo ha annunciato l'assessore regionale Paola Agabiti in audizione davanti alla prima Commissione dell' Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi. L' Organismo si è riunito in videoconferenza per esaminare le proposte della Giunta di rimodulazione dei fondi per l' emergenza Coronavirus e le relazioni del collegio dei revisori dei conti della Regione del quarto trimestre 2019 e del primo trimestre 2020. Agabiti ha sottolineato che questo periodo "sarà solo l' inizio di una stagione difficile da superare". Riguardo ai fondi riprogrammati, circa 53 milioni provengono dal Fondo sociale europeo e oltre 55 del Fondo europeo di sviluppo regionale. "Si tratta - ha spiegato l'assessore - di fondi liberi che rischiavamo di perdere, visto che ci troviamo alla fine della programmazione. Siamo riusciti a intervenire e a utilizzarli per contrastare l' impatto dell'emergenza Coronavirus, che non è solo sanitario ma anche economico e sociale. Il livello di attuazione dei fondi europei in Umbria è tra i più bassi delle regioni del centro nord. Stiamo lavorando affinché queste risorse possano essere adoperate. La Commissione europea ha adottato due pacchetti di modifiche ai regolamenti sui fondi strutturali 2014-2020 che prevedono la possibilità di sostegno ai servizi sanitari, alle Pmi e alle spese connesse all' emergenza sanitaria. Governo e Regioni si stanno ancora confrontando sui meccanismi di funzionamento dell' accordo, un' incertezza che ha provocato un rallentamento sulla riprogrammazione dei fondi europei. La Giunta ha deciso di procedere autonomamente con una propria riprogrammazione per il Fse e Fesr. Per quanto riguarda il Fesr un primo provvedimento afebbraio ha rimodulato 21 milioni di euro, spostando risorse da azioni in ritardo o che presentavano difficoltà di attuazione su altre che presentavano maggiori necessità, con un' attenzione particolare al turismo e alla cultura. Il 7 maggio abbiamo rivisto il quadro e rimodulato nuove risorse per 34,4 milioni di euro, pari a circa l' 8 per cento dell' intero importo del programma: 8 milioni saranno utilizzati per l' acquisto di dispositivi di protezione individuale e per attrezzature finanziarie; 3,5 milioni per la creazione di imprese e sostegno a start up; 2,5 milioni per imprese culturali e creative, 500mila euro per l' economia sociale e 1,75 milioni per l' Itc; oltre 20 milioni di euro per per il sostegno al capitale circolante delle imprese; 5 milioni per la promozione turistica e 4 milioni per rendere fruibili anche in epoca covid i nostri attrattori culturali". Donatella Prorzi (Pd) ha quindi chiesto di "provare ad accelerareperché essere tempestivi significa preservare imprese e famiglie. La raccomandazione è fare bene e nel più breve tempo possibile". Per Thomas De Luca (M5S) "finalmente oggi viene a galla che la nostra regione è una delle situazioni più critiche per la spesa certificata e per il quadro generale su vari assi dei fondi strutturali. C' è la necessità di un intervento ancora più oculato, con misure complementari rispetto a quelle messe in campo dal Governo". Nella seconda parte della seduta i membri del collegio dei revisori dei conti della Regione, Saverio Piccarreta, Goffredo Maria Copparoni e Vito Di Maria, hanno illustrato le relazioni del quarto trimestre 2019 e del primo trimestre 2020. La Commissione ha votato all' unanimità la trasmissione dei due atti all' Aula. Relatore sarà il presidente Daniele Nicchi.