"Si può essere rigorosi e selettivi senza per questo negare sostegno alle tante iniziative del territorio. E questo è il principio che operativamente ha guidato la Fondazione Carisp Perugia dal 1992 ad oggi": è un'anteprima del commiato da Presidente della fondazione la conferenza stampa di bilancio delle attività 2015 tracciata dal presidente uscente Carlo Colaiacovo, affiancato dal nuovo direttore Fabrizio Stazi, alla sala conferenze della sede di Palazzo Baldeschi. 23 anni di guida della Fondazione contraddistinti da attenzione al territorio di competenza, sensibilità nel sostegno agli ambiti interessati, dalla cultura alla sanità, dalle infrastrutture al supporto per le amministrazioni pubbliche e le onlus.
E su tutti l'annuncio fresco di firma: quella con cui Colaiacovo ha sottoscritto l'atto finale di acquisto dell'immobile del Turreno proprio stamattina: tra 60 giorni, ha precisato il presidente, ci sarà l'atto di ricognizione e partirà l'iter per la progettazione e la donazione dello stesso agli enti assegnatari (per 2/3 il Comune di Perugia e per 1/3 la Regione): "Pungoleremo gli enti affinché l'operazione si concluda in tempi ragionevolmente contenuti" ha precisato il Cavaliere, che non ha lesinato qualche affondo al mondo della politica. Anche sul fronte dell'aeroporto per il quale Colaiacovo ha puntualizzato: "La Fondazione ha versato ogni anno 850 mila euro a sostegno di investimenti e non per ripianare perdite. Continueremo a farlo a patto che ci sia un piano di sviluppo. Su questo abbiamo avuto una relazione scritta da Sviluppumbria che garantisce sul futuro. Peccato che la Regione sia un po' deboluccia".
Quanto ai numeri di bilancio, domina la cifra rivelata da Colaiacovo a consuntivo dei suoi 23 anni di guida della Fondazione: "Abbiamo erogato 215 milioni di euro in questi anni, ha detto, un volume di risorse che ha inciso sullo sviluppo economico e sociale della comunità. Nata nel 1992, si è imposta come una delle realtà più solide a livello nazionale. Per noi scegliere significa privilegiare la qualità degli interventi piuttosto che la quantità".
Quanto al 2015 sono stati oltre 16 milioni di euro erogati sul territorio per la realizzazione di complessivi 318 progetti. A confermare lo stato di buona salute dell’Ente, il 2015 ha registrato un avanzo d’esercizio di 17,7 milioni di euro, un risultato particolarmente significativo che consentirà di fare fronte alle erogazioni previste per il 2016.
Le risorse sono state ripartite principalmente tra i settori rilevanti: Arte, Attività e Beni Culturali; Salute pubblica; Educazione Istruzione e Formazione; Ricerca Scientifica e Tecnologica; Sviluppo Locale. Complessivamente questi 5 settori assorbono oltre il 91,5% delle risorse deliberate, pari a circa 14,8 milioni di euro. Le restanti risorse, circa 1,3 milioni di euro, sono state erogate a sostegno degli altri due settori ammessi: Volontariato, Filantropia e Beneficenza e del settore Assistenza agli Anziani.
Più nel dettaglio all’Arte attività e beni culturali sono state destinate risorse per quasi 5,5 milioni finalizzate alla realizzazione di 124 progetti. Seguono, nell’ordine, l’educazione istruzione e formazione con 3,8 milioni per 63 iniziative, la ricerca scientifica e tecnologica (1,5 milioni per 51 progetti), la salute pubblica (1,1 milioni per 39 progetti) e lo sviluppo locale, per il quale sono stati stanziati poco meno di 2,8 milioni per la realizzazione di 26 iniziative.
La Fondazione conferma il suo intervento trasversale a sostegno sia degli Enti pubblici sia dei privati. La ripartizione delle risorse ha riguardato per oltre 9 milioni di euro gli Enti privati, (210 progetti), e 7 milioni di euro agli Enti pubblici (108 interventi).
All’Università sono stati finanziati 64 progetti per un importo complessivo di 3,9 milioni di euro, mentre ai Comuni sono andati 2,1 milioni di euro.
Tra i privati troviamo le Fondazioni con 5,5 milioni di euro e gli Enti religiosi, a cui sono stati deliberati 1,9 milioni di euro.
"Ho avuto l'onore di ricoprire questa carica per quasi un ventennio, un'esperienza professionale e soprattutto umana straordinaria - ha commentato alla fine Carlo Colaiacovo che sulla sua successione si è detto fiducioso: "La Fondazione continuerà tranquillamente a svolgere la sua funzione anche con i prossimi presidenti, l'importante - ha aggiunto - è che resti autonoma dalla politica. Laddove e' entrata la politica si è sfaldato tutto, 20 anni fa eravamo 60 volte più piccoli della Fondazione Montepaschi, ora siamo 3 volte più solidi di loro".
Perugia
16/04/2016 10:09
Redazione