Foglie secche come se fosse gia' autunno nei boschi dell'Umbria. "Accade in particolare nella zona sud-occidentale della regione che va dal Trasimeno all'Amerino-Orvietano e raggiunge anche l'area di Spoleto, e la causa e' da ricercare nello stress termico che le piante stanno subendo a causa del prolungato periodo di caldo e siccita'", spiega, all'ANSA, Maurizio Conticelli, dirigente dell'Agenzia forestale regionale. "In questi giorni - aggiunge - stiamo riscontrando numerose segnalazioni da diverse parti dell'Umbria di piante in cui le foglie hanno assunto un colore marrone scuro tipico del mese di novembre e sono pronte a cadere, un fenomeno che gia' in passato si era verificato, come nell'estate del 2003 e quella del 2012, dovuto alla carenza idrica, e che adesso si ripropone in maniera intensa anche se a macchia di leopardo".
Gli alberi che sono in maggiore sofferenza "sono le querce caducifoglie (nello specifico il cerro e la roverella), il leccio e la macchia mediterranea", evidenzia il dirigente dell'Agenzia forestale, che poi spiega perche' le piante reagiscono cosi': "E' un loro sistema di difesa, di fatto accelerano il riposo vegetativo che permette di sopravvivere anche in condizioni di stress termico".
Se la siccita' dovesse prolungarsi ancora per molto tempo "il rischio - sottolinea ancora - e' quello di assistere al disseccamento delle piante". Il fenomeno e' monitorato con attenzione anche dagli uffici Ambiente della Regione Umbria: "Purtroppo non e' la prima volta che accade e il fatto che queste situazioni si vadano ripetendo con maggiore frequenza e' motivo di preoccupazione, anche se al momento siamo in una fase in cui non e' a rischio la sopravvivenza dei boschi", dice l'assessore regionale Fernanda Cecchini. che spera nell'arrivo di pioggia, "anche perche' se dovesse perdurare questa situazione non possiamo garantire cosa potrebbe accadere tra qualche settimana".