Foligno, 5000 famiglie povere

Sono sempre più i folignati nella trappola della povertà. Sale infatti a quota 5000 mila il numero delle famiglie povere contro le 2.500 di otto mesi fa. A denunciare questa drammatica situazione è la Uilp, il sindacato dei pensionati, alla luce del deciso aumento del costo della vita che ha fortemente ridotto la capacità di acquisto di salari e pensioni fermi da anni, mentre tasse, bollette e beni primari sono crescono in modo esponenziale. Così se a maggio 2007 era considerata povera una famiglia costretta a vivere con 936 euro al mese, oggi è povero anche chi ne incassa 1.100. Sì perché il pane è salito dell’1,5%, la pasta del 4,1%, la frutta del 5 %, la verdura del 12%, i formaggi dell’8%, il latte e la carne del 5%, il pesce del 9%. Per non parlare della benzina aumentata dell’11% e dell’energia elettrica cresciuta del 15 per cento. Insomma un panorama disastroso e non solo per i pensionati, che comunque restano la categoria più in difficoltà. Ma anche per i giovani e per lo stesso ceto medio. Da qui la proposta della Uilp di Foligno, di rivedere le fasce di povertà, di eliminare l’Iva sulle bollette di acqua, luce e gas e soprattutto di fare un accordo con istituzioni e commercianti locali per bloccare i prezzi dei beni primari, per le fasce più deboli.