Foligno, contro la crisi il ritorno all'agricoltura

Conto la crisi economica da oggi al 2020 l'agenda stilata dal Comune di Foligno non lascia nulla di intentato e oltre al potenziamento di start up e coworking, incentivi alle imprese locali che assumono a tempo indeterminato, ricerca di fondi europei con uffici dedicati e sostegno all'edilizia pubblica e alla scolarizzazione pensa ad un ritorno alla terra. Buona parte del piano anti-crisi approvato dalla Giunta comunale infatti verte sulle potenzialità della terra, sia come occasione di agricoltura che di turismo diffuso oltre che di didattica e agroalimentare di qualità. Del resto in campagna elettorale la valorizzazione della montagna di Colfiorito era stato un tema battente ed il suo rilancio un punto fondamentale per molti candidati. Ne tiene conto il documento di 27 pagine già analizzato sotto il profilo della mobilità urbana che per il rilancio economico di Foligno prospetta la ricognizione dei terreni coltivabili di proprietà dell’Ente da riqualificare ed assegnare a privati, Cooperative, Enti. Da qui al 2020 saranno inoltre favorite le attività di agricoltura sociale ovvero di riabilitazione, ospitalità e integrazione sociale rivolta a persone anziane, ex alcoolisti, ex tossicodipendenti, portatori di disagio psichico, ed ex detenuti. Attività svolte in collaborazione con istituzioni socio-sanitarie territoriali. In tale contesto è previsto lo sviluppo di terapie assistite con gli animali come la pet-therapy, l’ippoterapia, l’onoterapia - praticata con gli asini. A ciò si aggiungano le terapie orto colturali, tutti metodi adottabili per soggetti diversamente abili e affetti da patologie psichiatriche. Una doppia opportunità, di cura e di inserimento lavorativo nelle pratiche agricole di disabili mentali, fisici, soggetti svantaggiati in genere. Previsto il completamento del progetto per l’handicap “Dopo di noi” nell’area di Cantagalli (ippoterapia e servizi riabilitativi) anche mediante la riqualificazione dell’edificio di proprietà comunale. Un occhio all'agricoltura e uno all'artigianato con la possibile istituzione di corsi di specializzazione con particolare attenzione agli antichi mestieri artigiani (tipografi e orologiai le figure citate ad esempio). L'amministrazione favorirà anche la nascita di una scuola “Di Buona Impresa”, che -si legge nel documento- si presenterà come scuola ispirazionale per tutti i giovani (post laurea e post diploma) che abbiano la voglia di imparare per far nascere start up innovative. Fra le iniziative turistiche lo sviluppo dell’albergo diffuso, la nascita di soggetti che sappiano gestire percorsi di trekking, e la sperimentazione di un laboratorio territoriale nell’area Valle del Menotre e sistema montano di Colfiorito funzionale all’obiettivo strategico di comprendere come sostenere i processi di innovazione e rilancio di quelle aree, ieri dimenticate e per il futuro occasione di sviluppo.