Foligno: domani la sentenza contro Giampaolo Properzi

È attesa per domani la sentenza contro Giampaolo Properzi, acusato per l’omicidio di Concetta Genta. Domani pomeriggio i giudici del Tribunale di Perugia decideranno la sua sorte, nell’udienza finale del processo di primo grado con rito abbreviato. Tramite il suo avvocato l’ex priore del Badia, fa sapere che domani sarà in aula per ascoltare il verdetto con le proprie orecchie. Un verdetto che potrebbe costargli 30 anni di carcere, se i giudici accoglieranno la richiesta dell’accusa che parla di omicidio volontario. I fatti risalgono al 29 aprile 2008, quando nel ristorante di proprietà di Properzi “La Locanda del Cavaliere che non c’è” trovò la morte Concetta Genta. La giovane, inquilina di Giampaolo Properzi, a tarda sera si era precipitata nel locale del suo locatario infuriata perché rientrando a casa aveva trovato i suoi effetti personali fuori dalla porta e la serratura cambiata. Un gesto per indurla a lasciare l’appartamento che aveva in affitto, dopo una serie di litigi per questioni legate alla casa. All’interno del ristorante la lite fra Giampaolo Properzi e la giovane Concetta Genta in breve degenera: l’uomo avrebbe minacciosamente afferrato un coltello da cucina e poco dopo la 31enne sarebbe rimasta morta a terra in un lago di sangue, colpita ad un fianco. Per Properzi immediata l’accusa di omicidio volontario, alcune settimane di carcere e poi i domiciliari. Il 13 gennaio scorso la prima udienza del processo, con rito abbreviato che consente lo sconto di un terzo della pena. A dominare la scena quel giorno l’accusa e le parti civili che chiesero il massimo delle pena, ovvero 30 anni di carcere, parlando di omicidio volontario. I familiari della vittima, costituitesi parte civile, chiesero anche un risarcimento milionario: 1 milione e mezzo di euro per la perdita della giovane Concetta, detta affettuosamente Emma. Domani invece parlerà al difesa di Giampaolo Properzi. L’avvocato Giuseppe Congiunti, punterà ad escludere l’omicidio volontario. Secondo il difensore, Properzi non voleva uccidere la giovane. La coltellata sarebbe stata accidentale e sferrata a seguito di un’infuocata discussione. Se il Tribunale accogliesse le tesi della difesa, la pena per Properzi sarebbe molto più lieve. Domani saranno i giudici a decidere. In aula ci saranno anche i familiari della vittima, che da tempo invocano giustizia senza sconti per la loro Emma.