Erano decine e decine ieri sera in piazza della Repubblica a Foligno, immersi nei propri sacchi a pelo o sotto le coperte per partecipare al flash mob contro i daspo urbani emessi dal Sindaco contro 5 senza tetto. Un provvedimento che ha fatto discutere, sollevato contrarietà anche da parte della Caritas diocesana e da cui è nato anche un comitato di cittadini che ha organizzato questa eclatante manifestazione di protesta.
“Si può nascondere un problema sociale applicando semplicemente una regola? Certo che si può, e proprio per questo diciamo ‘no’ al daspo urbano che colpisce i poveri e scendiamo in piazza uniti da un unico vero obiettivo: far sì, che a Foligno, la parola ‘legalità’ vada sempre di paripasso con quella di ‘inclusione’”. È questo il messaggio che il Comitato di cittadine e cittadini “Io non ci sto” ha lanciato in un incontro indetto in segno di protesta per la decisione di applicare il cosiddetto daspo urbano – previsto dall’ordinanza comunale 514 – a cinque persone senzatetto con conseguente allontanamemento dalla città per 48 ore.
“Abbiamo deciso di organizzare un piccolo gesto di disobbedienza civile, in quanto – spiegano dal comitato – abbiamo sentito il dovere, l’obbligo morale di dire: no, non va, non è corretto, non è giusto, non si può e non si deve allontanare da una città donne e uomini, qualunque sia il loro stato e la loro condizione”. La lotta alla povertà “non si fa nascondendo i poveri o cacciandoli”.
Prima ancora della manifestazione, era giunta una nota di chiarificazione da parte dello stesso sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini:
“Occorre fare chiarezza sul daspo urbano: su 34 controlli della polizia locale, a 5 persone è stato applicato il provvedimento ma in questo periodo molte situazioni, frutto di presenze moleste, sono state risolte positivamente”.
Il Sindaco ha sottolineato che “l’ordinanza non è contro i poveri ma punta a liberare la città da presenze moleste. Sulla base di segnalazioni di cittadini, la polizia locale è intervenuta recentemente in via Oslavia, al cimitero e al parcheggio dell’ospedale. Ora non ci sono più problemi in queste zone. Nel caso specifico alle 5 persone allontanate, è stato chiesto se avevano bisogno di aiuto ma lo hanno rifiutato. Non è neanche possibile il supporto dei servizi sociali perché risiedono in altri Comuni italiani. Umanamente mi dispiace”. Zuccarini ha messo in evidenza che ”le regole vanno rispettate e lo spirito dell’ordinanza non è quello di andare contro i poveri” ma di evitare che presenze moleste possano disturbare la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
“Non trovo difformità di vedute con la Caritas” ha proseguito Zuccarini che ha fatto riferimento, tra l’altro, ad alcune reazioni a questo provvedimento “con minacce, scritte sui muri: sono segnali poco simpatici”.
Foligno/Spoleto
13/10/2019 08:53
Redazione