In concomitanza con la busta paga di luglio, Unitekno distribuisce ai lavoratori un premio di risultato. Il bonus, in media di 900 euro, è stato ottenuto grazie al raggiungimento degli obiettivi messi a punto con il coinvolgimento di tutti i collaboratori ed è la diretta conseguenza dei buoni risultati ottenuti nel 2017, anno che ha fatto registrare all’azienda di Foligno, specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cura della casa, macchine per il trattamento dell’acqua e dispositivi medici per la riabilitazione fisica, una crescita per tutte le divisioni operative. “La disponibilità dell’azienda di mettere a disposizione un premio di risultato – spiega Villelmo Bartolini – vuole essere un modo per aumentare il coinvolgimento dei collaboratori rendendoli partecipi dei risultati positivi raggiunti. Ad Unitekno, sono già attive iniziative di welfare aziendale per i dipendenti ma, questa volta, volevamo riconoscere loro un premio in denaro, contando anche sulla decontribuzione prevista dallo Stato che, però, alla fine è rimasta sulla carta”. Il decreto legislativo 50 del 2017, infatti, prevedeva per i premi di risultato emessi con il coinvolgimento paritetico dei lavoratori la decontribuzione totale per il lavoratore e una diminuzione dell’aliquota a carico del datore di lavoro del 20%. Ma, la delibera dell’Agenzia delle Entrate con la quale si spiegava cosa si intendesse con coinvolgimento paritetico è arrivata solo a fine marzo 2018 e la circolare dell’Inps che avrebbe dovuto definire le modalità per applicare la decontribuzione non è stata ancora emessa. In sostanza: impossibile applicare la decontribuzione! “Siamo molto amareggiati per questa situazione – continua Villelmo Bartolini – abbiamo deciso, insieme a pochissimi altri, di applicare il premio di risultato contando su quanto stabilito dal decreto. Invece, prima sono state fissate delle regole per il coinvolgimento paritetico tardive e molto complicate che di fatto disincentivano le aziende e poi, anche qualora qualche temerario come noi si fosse avventurato nell’applicare tali disposizioni, sono mancate le modalità per poter usufruire degli sgravi. Alla fine 100 € erogati come premio costano all’azienda 160! Ci sentiamo sinceramente penalizzati e presi un po’ in giro. Ci pare cha anche questa sia mancanza di “dignità”.