Foligno, provocazione dei tifosi: "Giocate con la maglia nera". Pandalone: "Tifosi scusate, Falco reagisci!"

In casa Foligno è già tempo di fare i primi bilanci. Tanti gli strascichi lascciati dalla sconfitta nel debry, con la squadra che ha trovato il primo stop stagionale fermandosi in classifica a solo un punto, già a meno cinque dalla vetta dove appunto stazionano proprio i tifernati. In attesa di una decisione in merito al ricorso presentato dai falchetti contro l'omologazione della gara con il Montemurlo, il Foligno si lecca le ferite e soprattutto prova a far quadrato attorno a se con i tifosi già delusi e arrabbiati da una partenza che non si addice ad una squadra costruita con ambizioni di promozione. Proprio ieri dal web, è arrivata la proposta che esprime tutta l'amarezza dei tifosi biancazzurri: sulla pagina facebook “Foligno-La storia siamo noi”, i supporters hanno invitato a far giocare la squadra con la terza maglia nera, con i giocatori che potranno tornare ad indossare il biancazzurro solo quando ne saranno degni. Già a fine gara i tifosi avevano chiamato attorno a se i propri beniamini per un confronto acceso e volto a far scattare la scintilla immediata, visto che mercoledì si torna in campo, al Blasone contro il Ponsacco. Anche il presidente Damaschi era molto deluso: “Il Cittá di Castello l’ha impostata come volevano, noi siamo stati confusionari e deficitari. Penso il risultato sia giusto, l’hanno voluta di più. C’è tempo per recuperare, ma va fatta un’analisi. C’é necessitá di una svolta. In più forse siamo indietro atleticamente. Mi aspetto di piú a livello di volontà e di approccio: nel secondo tempo non abbiamo reagito, i tifosi e l’ambiente meritano altro. Ci metto la faccia perchè la squadra l’ho costruita io. Se la svolta puó voler dire tornare sul mercato? Mai dire mai, non escludo nulla, ma mi aspetto di più da questo gruppo”. Insomma qualcosa può bollire in pentola intanto però c'è subito l'impegno con il Ponsacco, impegno in cui è vietato sbagliare: “Mi dispiace molto per i tifosi – spiega il dg Raffaele Pandalone -, che meritano una squadra diversa da quella vista a Città di Castello. Bisogna però mantenere la calma. Tutti abbiamo responsabilità di quello che è successo, nessuno escluso. Ne dobbiamo uscire insieme, facendo gruppo: individualmente non si va da nessuna parte. Quando si vince e si perde, ripeto, lo si fa tutti insieme. Siamo convinti delle qualità dei nostri, ma a Città di Castello è mancata la grinta e la lotta. Ci aspettavamo sicuramente una partenza diversa: ci siamo confrontati tra noi e con la squadra e lo staff. Ci sentiamo in discussione anche noi dirigenti; la soluzione non è cambiare allenatori o giocatori: crediamo nel gruppo e vedremo se potremo rinforzarlo con uno o due innesti. La società è solida, adesso devono arrivare i risultati. Abbiamo visto come è la D, in futuro dovremo essere più pratici e meno belli. Voltiamo pagina, cambiando atteggiamento più che moduli o altro: si deve mettere cattiveria, voglia. Siamo alla seconda giornata, aspettiamo ancora un po’ a giudicare”.