FontanelleBranca, accuse e controaccuse con la Subasio ma ora puoi sognare. Lisarelli: "Non abbiamo mancato di rispetto a nessuno, ora si aprono scenari inimmaginabili"

Una vittoria arrivata in zona Cesarini, tre punti d'oro che arricchiscono ulteriormente un campionato da urlo, quello del primo anno di Eccellenza e ormai, a debita sicurezza dal quint'ultimo posto che vorrebbe dire play out lontano ben 12 lunghezze. Ormai parlare sdi salvezza, pur se ancora la matematica non c'è, appare davvero troppo poco ome concetto, per una società che non intende smettere di sohgnare e porre limiti alla provvidenza: dopo questo successo la griglia che assegna un posto nella lotta per gli spareggi è distante solo due punti, impensabile per chiunque ad inizio anno e anche dopo un inizio di stagione condito da re sconfitte, alcune anche pesanti,consecutive. La gara con la Subasio dimostra che ai brancaioli di accontentarsi non interessa proprio, cercando il successo fino all'ultimo istante e venendo premiati da quel Francioni che non smette più di segnare anche se questa volta deve fare i conti con un rigore calciato sul palo che poteva costare i tre punti, gli errori dal dischetto ci stanno e poi guardando alla classifca marcatori, l'attaccante eugubino dopo un periodo iniziale di solo sacrificio e nessun gol, è arrivato a quota 13 appaiando gente come Majella, Menichini, Tomassini e Quondam, insomma in peialotta per il titolo di re dei bomber. E chissà che cosa sarebbe potuto essere se Marco Gaggiotti non avesse finito la stagione anzitempo. Nel calcio però i se e i ma non servono a nulla, così come le proteste della Subasio, emerse nell'azione che ha portato al calcio di punizione dal quale è nato il gol del 3-2, in cui si accusava i giocatori eugubini di poca sportività per non aver buttato il pallone in rimessa laterale con un giocatore bianconero a terra. Si sa, è l'arbitro che deve prendere questa decisione, per il resto i giocatori possono tranquillamente continuare, ne va anche del ritmo e della vivacità del gioco, che altrimenti si interromperebbe ogni due-tre minuti conoscendo le false coscienze e gli opportunismi dei cittadini (e in questo caso sportivi) di questo paese. Attimi di tensione che hanno costretto anche le forze dell'ordine ad intervenire,per sedare il tutto con la porta dello spogliatoio dei padrni di casa danneggiata. Tanta tensione con Bocchini che non le manda troppo a dire: “Oggi abbiamo subito un torto, o per meglio dire una mancanza di rispetto. Con un vantaggio numerico di due giocatori ed uno nostro a terra, quel pallone dsi poteva buttare fuori, sarebbee stato un gesto di grande fair play, e invece si è continuato a giocare”. Un finale caldo, con accuse e controaccuse, i punti però vanno al FontenelleBranca, con la gioia e l'analisi di Lisarelli a fine gara: “Nel finale ci sta che saltino i nervi, però ci tengo a dire che noi non abbiamo infranto alcuna regola e che situazioni come queste se ne vedono tante, e spesso sono frutto anche di simulazioni da parte di chi è in inferiorità numerica. Dispiace perché quanto successo ha rovinato una partita bellissima, che la Subasio stava meritatamente conducendo sul risultato di parità dimostrando di avere valori eccellenti. Faccio loro un plauso per come ci hanno affrontato e per come ci hanno respinto pur se gravati dalla doppia inferiorità. Noi però siamo stati bravi a crederci e a non mollare di un centimetro fino all’ultimo istante. Abbiamo faticato in avvio, abbiamo sprecato il rigore per andare avanti a inizio ripresa, abbiamo ripreso per i capelli una gara che avremmo anche potuto perdere dopo l’eurogol di Missaglia. Non era facile, non lo è mai quando si va in campo. Adesso possiamo dire di aver praticamente ipotecato la salvezza: la sosta arriva nel momento migliore, ci darà modo di rifiatare e ripartire provando a inseguire scenari che sin qui mai ci saremmo immaginati di poter conquistare. Ma in questo piccolo paese, si sa, le favole non conoscono mai fine”. (foto Elisa Moriconi)