Sta per cominciare a Perugia il Football Fest, che da giovedi' a domenica prossima mette in scena lo spettacolo del calcio in tutti i suoi risvolti: fatto di costume, oggetto di passioni forti, fenomeno sociale. Per parlare di pallone e dintorni sono stati chiamati giornalisti, giocatori e tecnici di ieri ed in attivita', manager e addetti ai lavori di vario genere. Tra le chicche si segnala, sabato sera (ore 22, Sala dei Notari) un' intervista pubblica di Oliviero Beha e Ignazio Scardina a Luciano Moggi. Il festival, come spiegano gli organizzatori, "e' dedicato alle storie, alle persone che hanno creato l'epica del calcio, al calcio come passione e mai come economia", con la convinzione che se si capisce questo sport si capisce anche la societa' italiana. Si parlera', nei talk show previsti, di calcio a 360 gradi, tra drammi (la partita dell'Heysel) e malaffare, ma concedendosi anche momenti di leggerezza, come l'omaggio all' Oronzo Cana' di Lino Banfi, quello che aveva inventato il modulo 5-5-5. Ci saranno poi un incrocio tra calcio e buona cucina (con Licia Granello), una improbabile intrusione della scienza ("Che palle...la matematica"), un fumetto su Fabrizio Ravanelli, le "riflessioni semiserie" su un gioco che gli italiani prendono tremendamente sul serio. Non mancheranno i ritmi sudamericani in piazza, come omaggio al "futebol bailado" di matrice verde oro. Tra gli invitati, Toto' Schillaci, Ilario Castagner, Aldo Biscardi, Roberto Pruzzo, Rosella Sensi, Massimo Marianella, Fabrizio Ravanelli, Marco Civoli, Massimo Caputi, Valerio Mastandrea, Carlo Freccero e tanti altri. Un festival in sostanza che vuole partire da una frase di Pier Paolo Pasolini: "Il capocannoniere di un campionato e' sempre il miglior poeta dell'anno".
Perugia
30/06/2015 11:30
Redazione