Ha passato due notti e quasi due giorni dentro una buca profonda circa tre metri senza poter uscire, senza poter dare l'allarme. Non aveva acqua né cibo, solo un bastone e una busta con i quali era andato a raccogliere le mele. Quel bastone e quella busta stamani, alle ore 11, li ha usati sventolandoli in aria sopra la sua testa quando ha sentito dei passi nella zona dove era caduto. Lo hanno trovato così i soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico dell'Umbria, provato ma vivo; lui, Franco Moscetti, 76 anni fossatano erano scomparso da mercoledì pomeriggio .
L'allarme era scattato giovedì mattina quando i familiari non lo avevano trovato in casa dove vive da solo . Non era rintracciabile da nessuna parte , da lì la richiesta di aiuto . Due giorni di ricerche che hanno impegnato i Carabinieri, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Protezione Civile e volontari della Misericordia ma di Franco nessuna traccia . Stamani un'intuizione prima del maresciallo dei Carabinieri della locale stazione Scuderi, poi il lavoro meticoloso di mappatura del territorio dei Vigili del Fuoco e la conseguente puntuale perlustrazione del terreno da parte del Soccorso Alpino nel tratto di collina tra il castello di Fossato e Palazzolo, hanno consentito di individuare un buco nel terreno da dove il signor Franco, sentiti i rumori, ha inziato a gridare e sventolare il bastone che aveva in mano . Gli uomini della Sasu si sono calati con tecniche speleologiche in questo invaso scavato dall'acqua, stabilizzando da subito l'uomo sul posto con acqua e sali minerali vista la disidratazione, quindi conducendolo fuori e da lì affidandolo alle cure dei sanitari del 118 che lo hanno trasferito all'ospedale di Branca. Le sue condizioni, malgrado la sua cardiopatia, erano buone