Gagliardi (centrodestra) critico sulla maggioranza: "Riorganizzazione comunale votata senza "Scelgo Gubbio"".

Si intitola "Basta scherzare" il nuovo intervento politico di Francesco Gagliardi (centrodestra) che punta l'accento sulle frizioni all'interno della maggioranza che sostiene la Giunta eugubina del sindaco Stirati: nell'occhio del ciclone il voto di Giunta sulla riorganizzazione comunale, annunciato nei giorni scorsi, ma varato senza la presenza dei due assessori in quota "Scelgo Gubbio" che - stando all'interpretazione di Gagliardi - avrebbero preferito marcare visita piuttosto che votare contro. "Alle mie osservazioni critiche sulla "falsa" volontà di riforma della macchina comunale, il sindaco Stirati ha sempre replicato che si tratta di un atto di giunta che non coinvolge valutazioni del Consiglio Comunale - scrive Gagliardi - La giunta si è riunita e ha approvato la riorganizzazione del personale, in assenza dell'assessore Rughi e dell'assessore Mancini. Due pezzi grossi dell'esecutivo, con deleghe pesanti. La questione politica che deriva da questa equivoca assenza è di interesse diretto del Consiglio Comunale: esiste ancora una maggioranza consiliare in appoggio alle scelte dell'esecutivo? Sulla riforma della burocrazia gli assessori in quota "Scelgo Gubbio" hanno preferito assentarsi, piuttosto che esprimere con un voto il loro dissenso. Sicuramente in accordo con il proprio gruppo consiliare. Se sulla stessa materia si fosse dovuto pronunciare il Consiglio Comunale - si chiede Gagliardi - sarebbe dunque mancata la maggioranza. A rafforzare queste considerazioni è la certezza dell'esistenza del documento, con il quale "Scelgo Gubbio" ha rivolto pesanti critiche all'azione amministrativa nell'era Stirati". Per Gagliardi non c'è dubbio sul momento politico della Giunta Stirati: "È in atto una crisi del governo cittadino che si sta consumando, parallelamente, nelle riunioni serali al Borgo di Santa Lucia e nella sede "itinerante" della lista civica "Scelgo Gubbio". La votazione di giunta sulla riorganizzazione del personale è una plastica traslazione di questo scontro. Quando non ci sono nastri o porchette da tagliare e si discutono provvedimenti fondamentali la maggioranza non c'è più. Anche per questo, Stirati teme il confronto in Consiglio Comunale e preferisce "rifugiarsi" nelle sedute di giunta, dove è - almeno per il momento - al riparo dalle imboscate. Il risultato sarà la paralisi dell'azione politica, l'assenza di decisioni importanti ed il vivacchiare della consiliatura".