Dal primo Luglio il Comune di Gubbio è subentrato nella gestione della struttura del canile comprensoriale di Ferratelle, affidata in convenzione da oltre 15 anni alla Comunità Montana Alta Umbria, da anni in liquidazione e disciolta con decreto della Regione. Negli ultimi anni i soventi cambiamenti legislativi, ben tre dal 2014 in poi, uniti ai tre bandi, formulati proprio per avere in un'associazione il fulcro gestionale, sono andati tutti deserti con conseguente rinnovo anno per anno ancora affidato alla Comunità Montana. Quindi la scelta da parte dell'amministrazione comunale di gestire in modo diretto e pubblico senza ricorrere a gare d'appalto, scelta condivisa e consapevole al fine di fornire maggiori garanzie soprattutto in termini di benessere e qualità.
Cosa cambia per la struttura? Nell'immediato praticamente nulla, considerando che il canile, come già evidenziato non si può definire comunale bensì comprensoriale, visto che ospita animali randagi dai territori di Scheggia-Pascelupo, Sigillo, Costacciaro, Fossato di Vico, i quali contribuiscono in quota parte al mantenimento della struttura e del personale. Quindi l'excursus sarà questo: in primis saranno necessari una serie di passaggi burocratici e di ridefinizione della gestione stessa con gli altri comuni del comprensorio e, dopo tale confronto, verrà approvato dai rispettivi Consigli Comunali un Regolamento e altri atti necessari alla piena esecuzione gestionale e progettuale. L’ingegnere Raffaele Santini, dirigente responsabile del Settore Patrimonio, ha individuato nell’apparato comunale figure di riferimento che si occuperanno di aspetti specifici. In questa “fase di transizione” ci sarà un affiancamento con il personale uscente, per entrare appieno nella comprensione dei meccanismi di gestione e al momento rimangono in vigore le convenzioni esistenti, comprese quelle con le associazioni di volontariato che operano nel canile.
Intanto, come ci conferma il vicesindaco di Gubbio Alessia Tasso, l'amministrazione comunale ha già apportato delle migliorie focali che da tempo la struttura necessitava, come la realizzazione di un pozzo per abbattere i costi di utenza annuale e un ambulatorio medico completamente rinnovato ed estremamente funzionale assieme ad altri ammodernamenti. Il costo di tali interventi è stato all'incirca di 30 mila euro mentre per la gestione il costo annuale e stimabile, almeno sino a poco tempo fa, intorno ai 75 mila euro. “Ringraziamo tutte le associazioni oltre ovviamente la comunità montana per il lavoro svolto sino ad oggi – ribadisce Alessia Tasso - e in futuro restiamo aperti a collaborare con chiunque abbia a cuore il canile e soprattutto suoi abitanti, che devono essere però solo inquilini momentanei nella struttura. La speranza difatti – prosegue il vicesindaco di Gubbio - è che il canile possa essere più vuoto possibile e possa conservare una sistemazione temporanea e assolutamente non definitiva per gli animali, e tale obiettivo potrà realizzarsi solo attraverso il nostro lavoro in simbiosi con quello delle associazioni interessate”. Questa la mission amministrativa sulla vicenda, perche alla fine le priorità restano il benessere dei cani e la politica delle adozioni, elementi imprescindibili per rendere il canile funzionale ed efficiente
Gubbio/Gualdo Tadino
04/07/2019 09:14
Redazione