Rigettata la richiesta di sospensiva delle attività del comitato di Porta San Benedetto di Gualdo Tadino.
La questione era nata a seguito dell'elezione del nuovo comitato di Porta e del nuovo priore Matteo Calzuola, contestata in sede di tribunale da 13 ricorrenti che hanno chiesto di invalidare l'elezione e sospendere l'attività del comitato fino all'esito del giudizio. Il Giudice non ha ravvisato i gravi motivi richiamati dai ricorrenti e ha legittimato le azioni ordinarie che il Comitato di Porta.
Soddisfazione viene espressa dal priore Calzuola e dal suo direttivo in una nota: " Non vogliamo entrare nel merito delle istanze presentate da un gruppo ristretto di portaioli, se non stigmatizzare un’azione così brutale nei confronti dell’Associazione - si legge - Porta San Benedetto continuerà ad affermare valori di amicizia e collaborazione in seno ai propri associati, perseguirà il bene dei Giochi delle Porte e della comunità gialloblù, come ha sempre fatto. Le liti prese a pretesto per inasprire i toni e gettare un alone di negatività a tutto il mondo portaiolo, non ci appassionano e non vogliamo amplificarle. È arrivato il momento, anche alla luce dell’importante ordinanza di oggi, di richiamare tutti ad un rinnovato clima di buon senso e serietà. Le associazioni si reggono sull’amore volontario e disinteressato degli associati. Su valori che esulano e rifuggono azioni legali, liti aspre e toni scomposti. Oggi è una bella giornata per Porta San Benedetto, ma anche per i Giochi de le Porte nella loro interezza. Sia questo un segnale da cogliere per le persone che vogliono rimboccarsi le maniche e avvicinarsi alla Porta, e non un ulteriore argomento sul quale allestire dibattiti di basso profilo. Abbiamo bisogno di impegno e voglia di fare, solo così potremo ottenere grandi risultati e rispedire al mittente le azioni che ledono, hanno leso e cercheranno di ledere l’immagine della gloriosa Porta di San Benedetto".
A metà dicembre è attesa la sentenza sul ricorso presentato