Gualdo Tadino: applausi a Sgarbi per la presentazione del nuovo libro. A primavera mostra evento su Ligabue

Applausi e numeroso pubblico ieri sera alla chiesa di S.Francesco a Gualdo Tadino per la presentazione del nuovo libro di Vittorio Sgarbi "Dal Cielo alla Terra, da Michelangelo a Caravaggio": emblematica la location dell'iniziativa promossa dal Polo Museale di Gualdo Tadino diretto da Catia Monacelli, ovvero quella stessa chiesa che ospita dalla scorsa estate la mostra sui pittori naif "I pittori dal cuore sacro" ideata proprio dal noto critico d'arte ferrarese. L'incontro è stato introdotto dal sindaco Presciutti. Nel corso del proprio ampio e interessante monologo, Sgarbi ha anche annunciato due importanti novità. La prima, in ordine di tempo è che la mostra "Tesoro d'Italia" - allestita ad Expo nel padiglione di Eataly di Oscar Farinetti, avrà un'appendice a Roma per il Giubileo: "Una prosecuzione naturale sia per il successo ottenuto - ha dichiarato Sgarbi - sia perchè la maggior parte dei capolavori dell'arte italiana, nota e meno nota, si ispirano a personaggi e devozione religiosa. E la cultura rappresenta la risposta più alta ai timori del terrorismo e dell'ignoranza - ha aggiunto raccogliendo unanimi consensi. La seconda notizia, che è in realtà una conferma di quanto trapelato già a luglio, è che la prossima primavera a Gualdo Tadino il tandem Sgarbi-Monacelli organizzerà di concerto con il Comune una nuova mostra evento dedicata a Ligabue: "Si tratta in questo caso di un grandissimo interprete di quell'area naif che è protagonista in questo allestimento - ha aggiunto Sgarbi con riferimento alla mostra attuale. "I dettagli saranno definiti prossimamente - ha aggiunto Catia Monacelli - Di certo sarà una grande mostra, ci sarà Vittorio Sgarbi in cabina di regia e dunque il successo non può che essere garantito". Nel corso della propria esposizione, Sgarbi ha esaltato la bellezza e il fascino di un'opera come l'Albero della Vita di Matteo da Gualdo, esposto proprio alla mostra di Expo: "Uno dei capolavori insieme all'omologo di Lucignano, che hanno dato il vero senso ad una esposizione che voleva esaltare la qualità artistica anche sconosciuta. Se Matteo fosse nato a Firenze sarebbe stato noto in tutto il mondo. Eppure la periferia del nostro Belpaese conserva tesori davvero unici". Oltre all'opera di Matteo da Gualdo, la rassegna romana di prossima inaugurazione, ospiterà anche una preziosa tela di Gherardi presente a Gubbio alla Chiesa dei Bianchi.