Gualdo, vicenda Rosi: botta e risposta Morroni-Presciutti a TRG

Chiedono l'accertamento e relativa dichiarazione di nullità dell'elezione a consigliere comunale, nonché della nomina ad assessore di uno dei candidati a sindaco delle ultime elezioni di Gualdo Tadino i gruppi consiliari di Forza Italia e Roberto Morroni Sindaco, con l'aggiunta di tre cittadini. Alla base della richiesta c'è la sentenza di condanna ad una pena "non inferiore a 2 anni per un delitto non colposo" che in base alla “legge Severino” - viene sottolineato - è un presupposto di incandidabilità e di ineleggibilità. Per fair play istituzionale l'ex sindaco Roberto Morroni ha sempre evitato accuratamente di fare il nome. Lui, il diretto interessato - Ermanno Rosi - ha già riconsegnato le deleghe nelle mani del sindaco Presciutti. Una decisione, quella del ricorso, presa non certo a cuor leggero, spiega ai microfoni di TRG l'ex sindaco Roberto Morroni. "Ci troviamo di fronte a un questione di legalità - ha spiegato -: sulla base di informazioni in nostro possesso riteniamo ci siamo condizioni di incandidabilità. Ci rivolgiamo quindi doverosamente alla giustizia ordinaria per ripristinare le condizioni di legalità. Essendo stato anche candidato a sindaco, secondo noi ha contribuito ad alterare la competizione, per questo chiediamo anche l'annullamento della competizione". "Siamo tranquilli - sottolinea il sindaco Presciutti, sempre intervistato da TRG - abbiamo iniziato i procedimenti di nostra competenza e la vicenda non coinvolge l'amministrazione comunale ma solo una singola figura che ha manifestato, per fair play istituzionale e senso di responsabilità, di voler riconsegnare le deleghe. Deleghe che terrò fin quando non sarà conclusa la vicenda. Abbiamo anche contattato il ministero dell'Interno secondo il quale non sussistono elementi per far presagire l'invalidazione del risultato elettorale".