A 48 ore dall'assegnazione delle deleghe, l'animo in seno alla Giunta comunale di Gubbio è tutto meno che sereno. I due assessori in quota Scelgo Gubbio Giordano Mancini ( bilancio, patrimonio e sviluppo economico) e Giovanna Uccellani ( agenda digitale, commercio, artigianato, agricoltura ) hanno firmato quelle deleghe che lunedì mattina avevano lasciato in sospeso, attendendo in serata l'assemblea della loro lista civica, ma all'uscita da Palazzo Pretorio nessuno dei due ha voluto commentare al microfono il momento: "No comment" la risposta sintetica dell'assessore Mancini mentre guadagnava frettolosamente le scale.
Non meno teso l'assessore in quota socialisti Gabriele Damiani ( personale, sport, associazionismo ) che le deleghe le aveva già firmate ieri, ma che era palesemente insoddisfatto della distribuzione dei ruoli. Anche per lui oggi non era il caso di parlare in tv.
In questo clima teso, fatto di firme dal retrogusto amaro apposte su documenti ufficiali, difficile pensare che oggi pomeriggio alle 16 si vada in consiglio comunale con un accordo già trovato in maggioranza sulla presidenza . Il nome su cui si sarebbe dovuto convergere era Stefano Ceccarelli di Liberi e Democratici, ma il sindaco Stirati potrebbe essere costretto ad aggiustare il tiro per riequilibrare le forze di maggioranza .
Quello che non sarebbe andato proprio giù agli alleati dei Led è quel ruolo da vicesindaco assegnato ad Alessia Tasso, unito anche ad una delega di peso come l'urbanistica: un trampolino di lancio secondo alcuni, ovvero un'investitura per la futura fascia tricolore traguardando già al dopo Stirati. Il primo cittadino dal canto suo avrebbe difeso il suo operato ricordando come, anche nella passata giunta, il ruolo di vice sindaco fosse stato assegnato ad una donna, Rita Cecchetti per la precisione, in questo caso sostenuto da quelle 639 preferenze che non sono dappoco. Tuttavia se la Tasso non era il nome giusto, chi doveva essere il vice sindaco perfetto? Un mediatore tra le due sensibilità della maggioranza. Un profilo che forse poteva calzare per Gabriele Damiani.
Per Scelgo Gubbio la questione delle deleghe andava affrontata con un maggior coinvolgimento di tutte le forze di maggioranza: ora il risultato è diverso dalle aspettative iniziali.
Con questo retroscena tutt'altro che sereno, ci si prepara al consiglio di giovedì. Le opposizioni per il momento tacciono, eccezion fatta per il consigliere Orfeo Goracci delle liste "Gubbio rinasce libera" e "Territorio giovani e ambiente" che sulla giunta esprime il suo primo giudizio nel dire che : "Si poteva fare di più e meglio", riservandosi di attendere l'assise per capire se e quanto durerà questa maggioranza.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/06/2019 08:22
Redazione