"Abbiamo una città da far ripartire dopo oltre 12 anni di immobilismo, di livore, di mancanza di partecipazione, di settarismo e non vorremmo perdere tempo nella sterile polemica del “siete arroganti e inadeguati” riportata in alcuni manifesti pubblicati da Rifondazione Comunista e da Gubbio Libera. Ma tant’è: su alcune questioni non vogliamo lasciare dubbi e fraintendimenti".
Si apre così una lunga nota del gruppo politico di "Liberi e democratici", principale soggetto a sostegno della Giunta Stirati a Gubbio. La presa di posizione e' critica nei confronti di Rifondazione e di "Gubbio Libera" che nei giorni scorsi sono usciti con manifesti in città che puntavano il dito contro la Giunta cittadina e il Sindaco su alcune questioni (progetto Logge Tiratoi, Css, valorizzazione del centro storico, crisi).
Da qui la replica di "Liberi e Dem" che scrivono: "Abbiamo impostato la nostra campagna elettorale ed i primi mesi di governo della città cercando di ricostruire quel clima di reciproco rispetto tra le varie forze politiche che si era smarrito negli ultimi anni, e che, seppur nell’ambito di un confronto serio e talvolta duro, reputiamo essenziale quando si prendono decisioni vitali per la nostra comunità; ma ci ritroviamo ad essere indicati come arroganti proprio da coloro che usavano la sede del Consiglio comunale come una arena dove tutti i colpi erano consentiti: chi oggi ci attacca si è forse dimenticato del clima di divisione nella città tra amici e nemici creato dalle amministrazioni a guida di Rifondazione per ben dieci anni?
Stiamo anche ricreando un rapporto diretto con la città, aprendoci al confronto (con tutto quello che comporta), attraverso l'istituzione di gruppi di lavoro tematici aperti a tutti i cittadini, parlando con le associazioni, con le imprese, con i singoli cittadini e ora ci accusano del contrario proprio coloro che si sono sempre chiusi nel palazzo, rifiutando qualsiasi critica, qualsiasi osservazione, soprattutto se non perveniva dalla cerchia ristrettissima dei gestori della politica e della cosa pubblica.
Ci giudicano incapaci di aver cura del centro storico quelli che se ne sono spesso dimenticati e si sono inventati, tra le altre cose, l’”ecomostro” del parcheggio di San Pietro. Ci siamo trovati a risolvere problemi che da anni dovevano essere affrontati ed ora veniamo rimproverati dagli stessi soggetti che se ne sono letteralmente disinteressati (vedi QSV).Dobbiamo elencarli tutti i fallimenti politico-amministrativi maturati sotto i loro mandati amministrativi?
Gli stessi ci biasimano di avere una maggioranza “bulgara”, scordandosi che questo tipo di maggioranza non ce la siamo data noi, ma ce l’hanno concessa e affidata gli elettori eugubini per farne un consapevole uso.
Ci siamo messi a disposizione della città con l'impegno delle migliori competenze già presenti sul territorio, per recuperare e rilanciare il ruolo che le spetta sia a livello regionale che nazionale e quelli che hanno sfruttato il voto dei nostri cittadini per assoggettarsi ad interessi politici regionali e nazionali fanno finta di non accorgersene.
Riconosciamo indubbiamente alle minoranze il diritto di critica costruttiva, ci mancherebbe altro, ma allo stesso tempo ci sentiamo di suggerire a Lupini, a Rifondazione e a Gubbio Libera di scendere dal pulpito e lavorare non per il loro contingente futuro politico ma per progetti che siano di stimolo al dibattito e di crescita della città: gli eugubini sanno distinguere (ce lo hanno dimostrato e ce lo dimostrano quotidianamente) e vogliono ora che ci si impegni tutti per risolvere concretamente i tanti problemi irrisolti".
Gubbio/Gualdo Tadino
10/04/2015 11:33
Redazione