Quasi sette ore di udienza, per la ripresa del processo Trust dopo oltre nove mesi. Tempo interamente dedicato all'esame della dirigente comunale (rappresentata dall'avvocato Laura Modena) dai cui esposti prese avvio l'intera inchiesta che vede imputati otto tra amministratori, funzionari e dipendenti comunali accusati di aver piegato ai propri interessi il funzionamento della macchina comunale. Esame lungo e laborioso, prima da parte dell'accusa - con il pm Formisano- e poi delle parti civili, per proseguire con la difesa degli imputati Panfili, Cecili ed Ercoli Maria Cristina e Nadia, tutti rappresentati dall'avvocato Ubaldo Minelli. Nella prossima udienza, fissata per il 12 giugno, toccherá ai legali degli altri imputati, ovvero Goracci e Cristiano, (entrambi presenti oggi cosí come Panfili, Cecili e Maria Cristina Ercoli), Cappannelli e Baccarini. In programma anche l'esame di un altro teste, uno dei componenti del Nucleo interno di valutazione. La dirigente ha ripercorso le principali fasi della vicenda, che portarono all'esposto. "E' stata isolata perché ha tenuto la schiena dritta", è stato il commento dell'avvocato Modena.
Ma la prossima udienza di giugno sará importante perché le difese dovranno comunicare l'eventuale rinuncia alla prescrizione per i reati di falso e di abuso (restano in piedi solo l'associazione e la concussione). "Valuteremo con attenzione - fa sapere l'avvocato Minelli - perché in questa vicenda ci sono state persone sottoposte a misure cautelari per nulla".