Una delle immagini della serata dell'omelia spoglio elettorale aGubbio e' un lenzuolo bianco che appare dal balcone della sede Pd in piazza Oderisi, che recita: "Ora si cambia".
Fuomo dal ballottaggio con il proprio candidato, scelto in zona Cesarini, che si è' fermato al 7%, e' tempo di bilanci. E stasera ci sarà l'Unione comunale.
il primo a commentare il voto è proprio il segretario comunale Andrea Smacchi: "Il Partito Democratico di Gubbio valuta con soddisfazione la vittoria al ballottaggio di Filippo Stirati. Questa soddisfazione e’ accresciuta dalla constatazione che tra i 5 ballottaggi che hanno avuto luogo in Umbria, l’unico non vinto dal centro - destra sia proprio quello di Gubbio. Questi sentimenti, tuttavia, non nascondono l’amarezza e la delusione per il mancato accordo per un centro - sinistra largo e plurale da noi perseguito con grande determinazione da un anno e mezzo a questa parte.
Riteniamo tutt’ora che quella fosse la scelta giusta. Nel nuovo Consiglio Comunale il ruolo del nostro rappresentante sarà quello proprio di un ‘opposizione costruttiva e propositiva sui problemi e le prospettive della nostra città e del suo territorio. Mentre assicuriamo questo a livello istituzionale, sin da subito come organismi dirigenti ci sentiamo impegnati a promuovere una approfondita riflessione sul piano politico e organizzativo del nostro partito".
Di altro tenore la nota diffusa in serata da Gianni Fabbretti , componente dell'Unione comunale e referente per l'ala Zingarettiana, uscita maggioritaria dalle primarie dei mesi scorsi. Fabbretti chiede le dimissioni di Smacchi:
"Il Rischio di dare la città in mano al centro-destra è rientrato! grazie ad una aggregazione di forze prevalentemente civiche di ispirazione centro sinistra. Purtroppo il PD non è stato nuovamente in grado di partecipare utilmente a questa sfida ed a questa vittoria, per chiara volontà in primo luogo del Segretario Smacchi, che dovrebbe fare una sola cosa: dimettersi!
Le vicende accadute, in particolare negli ultimi mesi, sono gravi e note a pochi, ma evidenti sono le dimissioni ed i fuoriusciti dal partito, ripetendo una situazione simile a quella accaduta 5 anni fa’ …. e poi anche durante.
Il riformismo che oggi con il Segretario Zingaretti è maggioritario a livello nazionale, in questo gruppo dirigente si può dire che non esiste più! Nonostante anche a Gubbio abbia vinto in tutti i seggi elettorale.
O si cambia o si perisce! Il 7,% del risultato locale ed il 23% delle europee, ne sono il segnale evidente! …….. a Gubbio “Il vero Pd è quello fuori dal Pd”; ….. il dispiacere è anche per i “militanti” e per quei candidati della lista PD che ci hanno messo la faccia all’oscuro di tutto questo!
E quindi ora vi è la necessità di tracciare un nuovo orizzonte politico che veda le forze di centro-sinistra e sinistra riunirsi, ………… ricostruire al contempo un nuovo PD, ripartendo dalla dimensione etica e morale del fare politica, dai valori fondanti, “inclusivi e riformisti”, investire sul tema ambientale in chiave di un nuovo sviluppo ecosostenibile, ponendo l’innovazione al servizio della qualità delle relazioni e della vita".
Gubbio/Gualdo Tadino
11/06/2019 09:50
Redazione