Gubbio, anche il maestro dello sport Polidori al convegno "Visione e sport"

L'importanza della prevenzione e della cura nello sport. Sia per chi svolge l'attività agonistica ma anche per chi pratica l'attività sportiva in modo amatoriale o ludico. Stando attenti alle conseguenze dei traumi e alle loro ripercussioni. Su questo filo conduttore si è incentrato il convegno dal titolo “Visione e sport” nell'ambito delle iniziative del Mese dello sport a Gubbio. In una sala ex refettorio della Biblioteca Sperelliana gremita si sono ritrovati sportivi, medici e professionisti della riabilitazione per confrontarsi sulle proprie esperienze e fornire consigli utili. La serata, coordinata dal direttore di TRG, Giacomo Marinelli Andreoli, e organizzata con il contributo di VisionOttica Salciarini affiancata dal main sponsor Markennovy, ha visto in particolare la presenza di Fausto Polidori, maestro di sport, già tecnico delle Nazionali giovanili azzurre, nonché delle selezioni di Turchia e Qatar che da Città di Castello ha insegnato volley in tutto il mondo. Polidori ha spiegato con l'ausilio di immagini, cosa significhi per un giocatore professionista avere una visione globale del campo, per capire, prima ancora del suo svolgimento, come possa svilupparsi l'azione di gioco. Hanno fornito un prezioso contributo scientifico alla conferenza, il dott. Alfredo Mannucci, ortottista, che ha spiegato le varie tipologie di lenti a contatto da utilizzare nello sport, il dott. Nicola Boccolini, oculista del nosocomio di Branca e i fisioterapisti Andrea Rosetti e Mauro Belardi che insieme al prof. Giangiacomo Corbucci hanno approfondito il tema della prevenzione dei traumatismi nello sport sul piano funzionale, posturale e metabolico. Il prossimo appuntamento con il Mese dello sport è per domenica mattina con la Corrigubbio e la Run for you, mentre la Biblioteca Sperelliana tornerà ad ospitare un nuovo confronto medico scientifico, già martedì prossimo 16 settembre con il convegno su “Ciclismo, prevenzione e nuovi progetti per il territorio” con il medico sociale della Nazionale azzurra di mountain bike, Costanzo Sammarco.