Tasse e tariffe a carico dei cittadini invariate, eccezion fatta per la Tari che viene ritoccata in aumento e gli asili nido che invece vengono rivisti a ribasso per un 10%.
Il consiglio comunale di Gubbio approva il piano tariffario 2018, parte integrante del bilancio preventivo dell'ente. Imu, Tasi ed Irpef restano invariate così come la soglia di esenzione per quest'ultima a 12 mila euro: “Una pressione fiscale che punta a decrescere – ha detto l'assessore al bilancio Giordano Mancini – Solo per l'Imu in tre anni abbiamo alleggerito la spesa a carico dei cittadini di 600 mila euro“.
La Tari, dalla quale saranno esentati i circa 20 nuclei familiari che vivono in prossimità della discarica di Colognola a cui viene riconosciuta un'indennità per i disagi, subisce un leggero rialzo non per coprire i costi del servizio di raccolta urbano, che ha consentito attraverso il porta a porta di innalzare la quota differenziata avvicinandosi al 60%, ma per l'innalzamento da parte di Gesenu dei costi di conferimento in discarica :
“Un innalzamento – ha spiegato Mancini – che al Comune è costato il 30 % in più di costo per conferimento, ma che per i nostro cittadino sarà non più di 5 euro a nucleo familiare”.
Novità sulla tassa di soggiorno che non è a carico dei cittadini ma dei turisti e che in questo 2018 porterà più soldi nella tasche del Comune. Questo perchè si recepisce una normativa nazionale che indica ai Comuni di applicare la tassa anche sulle strutture di soggiorno breve, ad esempio i B&B . “ Contiamo di introitare quest'anno dalla tassa di soggiorno – ha spiegato Mancini – 240.000 euro che certamente non copre i costi che il Comune sostiene per il comparto turistico che si attestano almeno sui 420 mila euro. Diamo però garanzia che tutto quello che entrerà da questa tassa sarà reinvestito in questo comparto”.
A fronte di una pressione fiscale sostalmente invariata, il Comune ha dovuto fare i conti anche quest'anno con le sue situazioni economiche più spinose, quelle che lo stesso sindaco Stirati ha ricordato esserec eredità delle scorse amministrazioni a cui si deve oggi dare risposta. La prima è la Gubbio Cultura e Multiservizi che, secondo i dati riferiti dall'assessore Mancini, a mesi vedrà la fine del tunnel . “Negli anni passati – ha detto Mancini – abbiamo accantonato 760 mila euro, con la manovra di oggi altri 680 mila euro che ci permetteranno di far uscire la Gubbio Cultura dalla fase fallimentare, rimetterla sul mercato e dare garanzie ai suoi lavoratori”.
L'altro bubbone è la discarica di Colognola. Entro la metà dell'anno sarà satura, il Comune proverà a farsi riconoscere dalla regione 100.000 tonnellate in più che consetiranno di intriotare denaro da accontonare per la gestione del post mortem. Resta impossibile però accollare al Comune di Gubbio l'intera spesa . L'intento è quello di avere un contributo dalla Regione : “Perchè – ha ammesos Mancini – i 4 milioni di euro per la gestione del post mortem, seppur spalmati su 30 anni , sono comunque insostenibili per il Comune che subito dovrebbe tirare fuori 2 milioni di euro “.
Sul fronte sociale cresce la povertà e viene confermato il fondo di sostegno di 160 mila euro insieme alla Fondazione Carisp e Curia ; previsti contributi da destinare alle piccole e medie imprese per incentivare investimenti in conto capitale finalizzati alla innovazione e all'incremento ed alla stabilizzazione della occupazione; previsti ancora finanziamenti a sostegno sia delle nuove residenze che delle aperture di nuove attività del centro storico. Accelerazione infine della realizzazione della Casa della Salute nei locali del'ex Ospedale e impulso alla progettazione per le Aree interne
Gubbio/Gualdo Tadino
20/03/2018 18:54
Redazione