Gubbio, assist di Tommasi: "Per l'Aic la Lega Pro è a 60 squadre". il Forlì segue la strada del Seregno. Gubbio che fai?

Giornate di attesa, lunga e snervante, tempi di reazione strettissimi. Il Gubbio è come un pugile all'angolo che deve liberarsi della morsa dell'avversario e per rispondere colpo su colpo, allo stesso tempo deve ragionare come un pilota di Formula 1 ovvero decidere in pochi secondi il da farsi per evitare di commetere un grave errore che possa pegiudicare la gara, in questo caso leggasi come stagione. Sbagliare infatti non è contemplato per i rossoblù dopo la disastrosa retrocessione che ha riportato dopo 18 anni di ininterrotto professionismo, il Gubbio nei dilettanti. La rinascita rossoblù finora è stata bloccata dalle mille incertezze, da speranze disattese e mazzate dure da mettersi alle spalle, come quella della sentenza di secondo grado su Savona e Teramo. Cosa fare quindi, sapendo che la Lega Pro partirà proprio in questo fine settimana e con essa in teoria anche la Serie D? Insomma la situazione è difficilissima da gestire, mercato fermo e punti interrogativi che invece di essere risolti continuano a permanere. Ieri Tavecchi ha ribadito che la Figc considera il campionato di Lega Pro a 54 squadre, nel frattempo il Forlì ha presentato ricorso controil format delle 54 squadre chiedendo che venga riportato a 60 come da regolamento varato appena un anno fa, ricorso a cui si sono accodate anche San Marino, Fondi, Piacenza, Grosseto e a breve potrebbero farlo anche Taranto, Virerbese e Sambenedettese. A dare un pizzico di fiducia in più, la parole arrivate in serata da parte del presidente dell'Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi che intervistato in ambito mercato, ha speso due parole per la situazione attuale della terza serie: “Nel Consiglio federale abbiamo preso atto delle attuali 54 squadre iscritte alla Lega Pro e abbiamo ribadito che il format rimane a 60. Ci sarà la pronuncia del Collegio di Garanzia e l'auspicio é che si possa conciliare il format con la solidità finanziaria e serietà dirigenziale dei club”. E il Gubbio? Oggi la società deciderà cosa fare, ovviamente la prima mossa sarà quella di cercare di bloccare l'inizio dei vari tornei, altrimenti davvero, non ci sarà più nulla da fare. Poi due le strade da percorrere: impugnare la sentenza di Savona-Teramo chiedendo una revisione del processo in quanto sono tante le incongruenze presenti nella sentenza, due adeguarsi alla strada intrapresa dal Seregno come hanno già fatto galtri club sovracitati. Intanto, notizia dell'ultima ora, anche la Torres ha presentato ricorso d'urgenza al Collegio di garanzia dello sport contro la sentenza che ha condannato i sardi alla Serie D. Campionati alle porti, ma la bollente estate dei ricorsi e dele carte bollate non vuole proprio cessare.