Una domenica speciale a Gubbio quella che ha segnato l'annuale appuntamento con la festa della Societa' Operaia di Mutuo soccorso, il sodalizio guidato oggi da Ulisse Fata, che ha celebrato i suoi 153 anni di vita: una giornata scandita in particolare dalle note della fanfara dei bersaglieri di Torre Alfina (Viterbo) che fin dal mattino ha sfidato la pioggia rendendo prima omaggio al monumento dei caduti della Grande Guerra in piazza 40 martiri (vedi foto) nel Centenario della fine del primo conflitto mondiale, quindi da San Pietro - dove si è svolta la santa messa con tutti i soci della Società operaia - ha attraversato la città per concludere la sua esibizione prima a Piazza Grande e poi nel cuore di San Martino dove ha sede la Società Operaia.
Con i suoi oltre 500 soci, il sodalizio rappresenta da oltre un secolo e mezzo un punto di riferimento sociale della comunità eugubina, avendo precorso fin dal XIX secolo i connotati dello stato sociale, garantendo assistenza e sostegno alle famiglie più disagiate o bisognose di supporto di vario tipo. Oggi ovviamente la funzione della Società Operaia è di tenere viva la memoria di questo ruolo e di fungere da riferimento culturale soprattutto per le ricorrenze legate al Risorgimento.
La giornata di festa si è conclusa con il momento conviviale al Park Hotel "Ai Cappuccini" in cui ha portato i suoi saluti il presidente Fata: "E' per noi un onore aver ospitato la fanfara dei bersaglieri di Torre Alfina in questo 2018 che riveste un significato particolare per la nostra comunità, Gubbio ha dato un grande contributo, anche di vite umane, alla Grande guerra e i bersaglieri ne sono stati protagonisti. Tenere viva la memoria è il nostro compito". A sottolineare la valenza del sodalizio per Gubbio è stato anche il sindaco Stirati che ha garantito per il futuro che l'immobile della Società Operaia, sito a San Martino, continuerà ad ospitare attività e iniziative anche dopo la partenza degli uffici Inps che saranno situati in via della Repubblica da gennaio ("unica soluzione possibile per impedire che se ne andassero dalla città" ha poi spiegato ai microfoni di TRG).
Per la fanfara viterbese ha portato i saluti il capo fanfara Fabio Camilletti: "Non è la prima volta che veniamo a Gubbio e per noi è sempre un piacere perchè siamo accolti e seguiti con entusiasmo. Anche questa città conserva tradizioni importanti e trascorsi storici legati anche al Risorgimento, tanto che abbiamo appreso che lo stesso fondatore della Società Operaia, Angelico Fabbri, fu presente alla fine degli anni Sessanta dell'800 con i bersaglieri di Torre Alfina ai combattimenti per la conquista di Roma, che poi avvenne nel 1870".
La giornata si è chiusa gioiosamente con alcuni brani eseguiti dai bersaglieri al termine del convivio, dal "Va pensiero" all'inno di Mameli, fino alla popolare "Ricciolina" spesso intonata anche dai ceraioli in occasione delle feste di vigilia del 15 maggio.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/11/2018 10:09
Redazione