Gubbio: il consiglio comunale approva l'adozione della tassa di soggiorno

Dal 1 settembre prossimo i turisti che pernotteranno a Gubbio dovranno corrispondere al municipio la tassa di soggiorno: un gettone che andrà dai 70 centesimi ad un euro al giorno (a seconda della classe di appartenenza della struttura) fino ad un massimo di cinque giorni. Esclusi dal pagamento i bambini fino a 12 anni, i malati e gli accompagnatori, gli studenti. A deciderlo stamane la massima assise cittadina con i voti favorevoli della maggioranza, contrari invece Pd e "Gubbio bene comune" (centrodestra), astensione per il Movimento 5 stelle e per il consigliere Pd, Cardile. Assente invece il rappresentante di "Gubbio Libera". Ad esporre il regolamento l'assessore al turismo Lorenzo Rughi che ha spiegato come si tratti di un'imposta di scopo, ovvero destinata alla promozione turistica, alla promozione delle strutture ricettive e dei beni culturali: settori nei quali verrà reinvestito il provento della tassa come specificato sin dal 1° articolo del regolamento. "Una tassa -ha detto- che fa parte di un piano organico avviato dall'amministrazione sul fronte della promozione turistica e del quale fa parte la redazione di un piano di comunicazione e marketing turistico da parte di esperti del settore insieme anche all'istituzione della Consulta del turismo". Dalla tassa nel 2015 in tre mesi arriveranno fra 70 ed 80 mila euro. Accolte le osservazioni delle opposizioni che in fase di I commissione sollevavano il problema della vendita già avvenuta di pacchetti turistici che non contemplavano il balzello: i contratti già stipulati prima dell'entrata in vigore della tassa di soggiorno saranno esenti dal tributo. Il versamento della tassa e la dichiarazione obbligatoria di soggiorno dovranno essere effettuate a cadenza quadrimestrale ed il Municipio avrà l'incarico di vigilare. Multe salate fino a 500 euro alle strutture ricettive colpevoli di omessa, incompleta o infedele dichiarazione. Previste sanzioni anche per la violazione dell’obbligo di informazione alla clientela. Critiche le opposizioni: Ennio Palazzari (gruppo misto) definendo la tassa 'iniqua' ha posto l'accento sulla difficoltà del settore, minato dalla mancanza di infrastrutture e servizi adeguati. Nota dolente per le strutture alberghiere in crisi anche la presenza di strutture ricettive in condizione di semi irregolarità che -ha detto- dopo l'istituzione della tassa di soggiorno aumenteranno il sommerso danneggiando ulteriormente gli albergatori virtuosi. La collega del PD, Virna Venerucci ha aggiunto una perplessità: quella dello svantaggio di Gubbio rispetto ad Assisi, cui è legata da un patto di promozione turistica e dove la tassa di soggiorno non è contemplata. Dai 5 Stelle una critica anche alla mancanza di comunicazione sul provvedimento e di programmazione analitica sul reinvestimento delle cifre raccolte dal 1 settembre prossimo. Il sindaco Stirati ribattendo alle critiche ha definito la cifra della tassa -a differenza di altre città- irrisoria: un contributo -ha aggiunto- che in linea di principio non fa una piega visto che quando una città si trova ad assorbire un importante numero di arrivi deve far fronte a maggiori impegni di servizio; nel caso di Gubbio il sindaco ha citato l'esempio di dover ricorrere a stagionali per la vigilanza urbana. Proprio dal sindaco subito prima della votazione un dato incoraggiante: l'aumento in giugno del 10% degli arrivi turistici, una cifra -ha detto Stirati- che smentisce il de profundis sulla situazione ricettiva nel nostro Comune.