Gubbio: il grido di via dei Consoli

Pochi mesi fa percorrere la centralissima via dei Consoli era desolante: negozi chiusi, cartelli “affittasi” ovunque. Molte storiche attività stanno però tenendo duro e c'è anche chi tenta la fortuna ed investe in nuovi negozi. Ma il turismo è stato decisamente in calo in questa estate 2013, lo testimoniano un pò tutti i commercianti, un calo almeno del 30%. Da marzo ad agosto casse praticamente vuote con un leggero incremento dal ferragosto ed in questo settembre. Dunque l'analisi è chiara: gite fuori porta per gli italiani che dal centro Italia potevano permettersi solo un giorno, vacanze settembrine per chi, italiano e straniero invece ha maggiori disponibilità economiche. Chi ha poco da spendere e non vuole comunque rinunciare ad un giorno in vacanza si lascia convincere, ancora, dalla pubblicità della città che fa la fiction Don Matteo. Gli italiani però quasi non comperano più i souvenir. C'è chi sta attento addirittura sul gelato: sempre più spesso si chiede una coppetta con due cucchiaini. Nelle grandi città infatti una sola pallina di gelato costa anche 1,50 euro. Così i commercianti sono costretti a sottolineare che un cono piccolo di prodotto artigianale, con almeno due palline, a Gubbio ne costa 1,50. Ecco che allora il turista si convince a regalarsi un momento di golosità piena. Insomma, si sta attenti su tutto. Chi non rinuncia ai gusti dei prodotti nostrali spende non più di 50 euro per riportare i sapori umbri a casa. Gli stranieri invece puntano sui tartufi senza paura di spendere anche 300 euro in una sola volta. Le ceramiche non se la passano bene e c'è chi punta su fate, profumi, cucito e tela fatta al vecchio telaio. Ma i commercianti cosa dicono? Lamentano la pochissima promozione della città, l'assenza di eventi che possano richiamare turisti. La via viene percorsa in discesa, soprattutto, e le auto parcheggiate nascondono le vetrine. Molti, dice qualcuno, pensano che non ci sia nulla da vedere. C'è chi vorrebbe il museo di Palazzo dei Consoli aperto anche alla pausa pranzo e sino a più tardi che le ore 18, almeno d'estate. C'è chi propone di ampliare il presepe di san Martino che richiama addirittura l'attenzione dei viaggi organizzati per accompagnare la gente sino al ponte e da lì a via dei Consoli.