E' gremita la sala incontri del Crico's di Cipolleto per il ritorno sulla scena politica eugubina di Orfeo Goracci, sindaco di Gubbio per 9 anni, già vice presidente della Regione negli anni 90, quando fu pure deputato per la neonata Rifondazione comunista, e poi di nuovo consigliere regionale dal 2010 fino allo scoppio dell'inchiesta Trust e all'arresto del febbraio 2012. Una vicenda giudiziaria - ancora non conclusa nel suo iter - che è rimasta in disparte nella serata del Crico's nella quale Goracci ha voluto lanciare la sua proposta alla comunità eugubina:
“Qui davanti non avete un candidato, ma c'è voglia di intraprendere un percorso che veda insieme persone che hanno fatto esperienza politica e istituzionale. Non sono per la rottamazione tour court. Se c'è un obiettivo bisogna puntare sull'esperienza ma anche all'innovazione che può arrivare dalla società civile". Goracci ha subito scoperto le carte della serata guardando all'appuntamento elettorale del 2019: "Rifare una maggioranza politica non sarebbe vincente – ha detto - Sarebbe solo un'idea nostalgica. Occorre costruire un progetto che possa avvalersi di un protagonismo trasversale per guidare la città in modo più consono".
Sgomberato subito il campo dalle facili illusioni - "stasera siamo in tanti ma per vincere a Gubbio servono 10 mila voti e dunque bisogna essere realisti e rispettosi" – l'ex sindaco si è soffermato sull'attuale Giunta e primo cittadino: "Stirati non è cotto come alcuni dicono – ha dichiarato - Un sindaco uscente crea rapporti, relazioni contatti, ha uno schieramento di sostegno. Non credo che arriverà al 38% di Corazzi – ha azzardato una previsione risalendo addirittura al 2001 - ma ha alte probabilità di andare al ballottaggio".
Dell'attuale governo cittadino, Goracci "salva" il Festival del Medioevo e i grandi eventi sportivi che si devono però, a suo dire, "soprattutto al lavoro delle associazioni Gubbio runner e Ceca. Anche se l'operazione migliore di questa amministrazione è la riapertura del percorso dell'acquedotto medioevale".
Lungo invece l'elenco delle cose ritenute assolutamente negative. Pista ciclabile, rotatoria in piazza 40 martiri, tre nuovi centri commerciali. "Siamo il comune povero dell'Umbria ma con le tasse più alte. La Giunta Stirati ha favorito forme di caporalato – ha detto Goracci riferendosi ai casi degli appalti di mense e trasporti scolastici che hanno visto escluse due cooperative eugubine - e poi il decoro urbano e in ultimo la vicenda del laboratorio analisi: "Alcune volte, ha detto, la politica deve sapersi mettere di traverso".
Infine i temi più ricorrenti fin dagli anni vissuti da sindaco, dal no alla chiusura del ciclo rifiuti nei cementifici, ad un nuovo rapporto di forze con Umbra acque.
Obiettivo finale della riunione, per l'ex sindaco, individuare un gruppo di persone per condividere pochi ma chiari obiettivi, individuare un coordinatore e iniziare il lungo cammino elettorale.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/10/2018 10:22
Redazione