Gubbio, inaugurati i nuovi interventi di ristrutturazione alla Casa di Riposo Mosca

E' stato l'arch. Zoe Rossi ad introdurre il lungo e affollato pomeriggio alla Casa di Riposo Mosca di Gubbio: una giornata speciale per l'istituto e i suoi ospiti che ha visto l'inaugurazione, con una cerimonia presso la Sala Teatro, dei nuovi interventi effettuati nell'ultimo quinquennio nella residenza protetta. Ad illustrare tecnicamente gli interventi come portavoce dei tecnici e delle maestranze coinvolte, è stato appunto Rossi, introdotto dalla direttrice dell'istituto, Marinelli. Rossi ha ripercorso le tante novita' apportate all'immobile dal 2002 ad oggi. Nel dettaglio è stata realizzata una palestra di riabilitazione (52 mila euro) e una serie di altri interventi comprendenti le nuove cucine e le camere di degenza per un importo complessivo di 865 mila euro, dei quali 355 mila sono stati garantiti dalla Fondazione Carisp Perugia, 100 mila dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (grazie all'intermediazione dell'ex sottosegretario Rocco Girlanda) e per il resto dalle risorse dell'istituto. Ha portato il suo saluto la presidente del Cda della Casa di Riposo, Paola Biraschi, che ricordato la figura della marchesa Vittoria Toschi Mosca, benefattrice per la comunita' eugubina che a fine '800 donò il palazzo al comune di Gubbio per destinarlo all'assistenza dei malati cronici, stabilendo precise regole di funzionamento dell'ospizio, alcune delle quali tuttora vigenti, come l'alternanza alla guida del Cda tra Comune e Diocesi ogni 5 anni. "Questi luoghi e i loro servizi rappresentano il segno di civilta' di una comunita' - Il Palazzo che ospita la Casa di riposo e' un pezzo di storia della citta' in un quartiere simbolo che e' vicino a questa struttura. Relazioni autentiche, momenti di ricchezza e umanita' si mescolano e fanno sì che la Casa di riposo non sia mai stata isolata dal contesto che la circonda". E' seguito il saluto del Vescovo Ceccobelli e del presidente della Fondazione Carisp Pg, Carlo Colaiacovo che ha rispolverato un aneddoto di molti anni fa, quando mons. Vito Ciufoli lo chiamo' per prendere visione delle condizioni difficili della struttura: da allora, prima come privato, poi come amministratore della Fondazione, ha contribuito alla rinascita di questo istituto con numerosi contributi. A seguire Anna Rita Comodi (dir. san. Alto Chiascio) ha ricordato la valenza delle attività svolte nell'istituto, dalla Residenza protetta (77 posti letto) al centro alzheimer (10 utenti che si alternano a gruppi). Infine la presidente della Regione, Catiuscia Marini che ha condiviso l'idea di difendere " come fosse la Linea del Piave il sistema di welfare che la nostra regione ha messo in campo per tutelare gli anziani. I nostri piani sanitari e le azioni dei distretti sanitari hanno seguito dinamiche diverse. Non possiamo fare a meno di queste strutture - ha puntualizzato la Marini - ma in questo ambito comunque il sistema del welfare regionale resta protagonista perchè molti degli ospiti sono in parte a carico del sistema sanitario regionale. In futuro questa rete sara' ancora più importante - ha concluso la Marini - come lo è già ora dal momento che copre oltre il 50% delle risorse sanitarie".