Gubbio: l’Amministrazione comunale interviene sulla vicenda immigrati

Si pubblica la nota dell’Amministrazione comunale in merito alla vicenda immigrati. «In merito al trasferimento delle persone richiedenti asilo da Montanaldo a Madonna del Ponte, il consigliere Gagliardi continua a divulgare notizie false e mistificatorie. Lo S.P.R.A.R. non è ancora iniziato a Gubbio, non è stata nemmeno fatta l’assegnazione ufficiale, ma è stata solo pubblicata la graduatoria; pertanto, quello che è accaduto a Madonna del Ponte riguarda la gestione della prima accoglienza che la Prefettura ha affidato alle Associazioni con le quali ha rapporti contrattuali. Il trasferimento delle persone richiedenti asilo, già collocate da otto mesi a Montanaldo non è stato pertanto gestito dal Comune che ne è venuto a conoscenza a cose fatte, non avendo alcun ruolo formale per partecipare direttamente all’iniziativa. Nonostante questo l’Amministrazione comunale è immediatamente intervenuta, ritenendo che qualunque iniziativa, tesa ad una maggiore integrazione delle persone presenti nel nostro territorio, dovesse essere preceduta da incontri con i cittadini residenti, sia per valutare la fattibilità dell’inserimento, che per avviare preliminarmente quel processo di conoscenza reciproca e partecipazione che deve essere alla base di un effettivo inserimento. Alla luce di quanto accaduto, ci preme ribadire che invece lo S.P.R.A.R. prevede che l’accoglienza sia gestita sulla base di una stretta collaborazione inter-istituzionale, essendo ad oggi l’unico sistema in grado di garantire quelle forme di coordinamento che rendono protagonisti i Comuni e i loro amministratori delle scelte effettuate sui propri territori. Lo S.P.R.A.R. è l’unico sistema di accoglienza in Italia non “emergenziale”, sostenibile, basato su piccoli numeri e incentrato a favorire lo scambio interculturale tra e con le etnie presenti nel territorio. Al Consigliere Gagliardi che offre la sua collaborazione per importare il modello di altri territori, ricordiamo che Gubbio è il sesto comune dell’Umbria per popolazione e non è minimante confrontabile con il comune calabrese la cui Amministrazione ha agevolato l’accoglienza dei richiedenti asilo o comunque di immigrati, per garantirne il ripopolamento, passando in poco più di un decennio, da 1610 a 2155 abitanti, non certo per un aumento di nascite, ma per l’aumento della popolazione straniera. Caro consigliere, se vuole proprio darci una mano dovrebbe farlo in modo competente e non improvvisato».