Gubbio, la panchina resta un rebus. Anche l'ex Bruscagin coinvolto nella bufera Catania

In casa Gubbio tiene sempre banco la questione allenatore: dopo l'incontro avvenuto ieri, la società eugubina ha posto in cima alla lista dei papabili Giuseppe Galderisi, che ha dichiarato di apprezzare la piazza eugubina ma ha posto come scoglio la categoria di appartenenza. In sostanza, il tecnico nativo di Salerno sarebbe interessato solo in caso di riammissione in Lega Pro. Le parti si rivedranno la prossima settimana ma la società eugubina lavora su un ventaglio di nomi che comprendono Massimo Morgia, appena promosso dalla D con il Siena, Giuseppe Magi, capace di compiere lo stesso tragitto alla guida della Maceratese e l'ex trainer del Foligno Federico Nofri. Più defilate al momento le candidature di Piero Braglia e Piefrancesco Battistini mentre esce dalla lista Lamberto Magrini, confermato per un'altra stagione sulla panchina della Recanatese. Intanto dopo il fallimento del Parma è scoppiato il caso Catania, denominato “I treni del gol”: sette persone tra cui il presidente Antonio Pulvirenti sono state arrestate stamani con l'accusa di frode in competizione sportive e di truffe. Le partite truccate per raggiungere la salvezza sarebbero ben cinque, tra cui quella con il Latina, vinta 2-1 dai siciliani e dove è indagato anche il difensore della compagine laziale Matteo Bruscagin(nella foto), visto a Gubbio cinque anni or sono. E se venisse confermata la responsabilità oggettiva, il Catania sarebbe retrocesso automaticamente in Lega Pro. Il Gubbio, sempre alla finestra in tal senso, spera che la medesima situazione possa verificarsi per il Teramo, invischiato nel filone “Dirty Soccer”