"Potremo inaugurare presto il Centro di documentazione e ricerca della Festa dei Ceri".
L'annuncio è stato fatto dal sindaco Filippo Stirati in apertura del convegno "Tracce della Festa dei Ceri sulle Tavole Eugubine" svoltosi alla Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio e indetto dalla Famiglia dei Santubaldari. Un'introduzione che ha voluto anticipare molti temi di un progetto già in nuce da settimane, "del quale sono a conoscenza tutti i soggetti del Tavolo dei Ceri" - ha aggiunto Stirati, e che vuol essere la risposta anche più netta e immediata alle polemiche sull'utilizzo improprio dell'immagine della Festa dei Ceri, tornato in auge con la vicenda dei "salumi in piazza Grande".
Nel merito del progetto, Stirati si è limitato a precisare che "per la parte scientifica specialistica e bibliografica il Centro troverà collocazione nella Biblioteca comunale Sperelliana mentre in via Baldassini sistemeremo uno spazio multimediale con le piu sofisticate innovazioni tecnologiche destinato alla divulgazione, ad eugubini e turisti, per provare visivamente cosa significhi entrare e vivere la Festa dei Ceri". Stirati ha aggiunto che "ci sarà momento ufficiale di questo atto importante progetto nei prossimi giorni". Ma il Sindaco di Gubbio è tornato anche su quello che ha definito, senza mezzi termini, "spregevole speculazione commerciale, volgare, infamante, prodotta utilizzando i Ceri in modo sconcio, riprovevole e ignominioso". Stirati ha ribadito che al di là delle scuse dell'azienda, il Comune di Gubbio si è attivato "per reagire sul piano legale. E voglio chiarire un fatto - ha aggiunto - i Ceri già tutelari in quanto a partire dalla Regione, di cui la Festa è simbolo, e a seguire il Comune, hanno la pienissima titolarità per agire in ogni sede. Discettare sul problema della tutela della Festa mi pare cosa fuorviante". In ultima analisi Stirati ha ribadito anche che la Giunta è al lavoro per "recuperare la vicenda UNESCO" e favorire così il rientro della Festa dei Ceri nella rete delle macchine a spalla, insignite del riconoscimento lo scorso anno dopo l'uscita ("infelice" come definita dal prof. Ancillotti) dei Ceri dalla rete stessa.
Ancillotti, nelle vesti di studioso e non di assessore, ha poi approfondito il tema dell'incontro, introdotto dal presidente della Famiglia dei Santubaldari, Ubaldo Minelli. Un percorso di conoscenza e approfondimento molto interessante, che ha toccato diversi aspetti di analogie tra i riti degli antici Umbri riportati nelle Tavole Eugubine e la Festa dei Ceri. Ritualità come l'ascesa al monte, la rottura del coccio, il trasporto a spalla dell'omaggio alla divinità, il numero tre legato sia alle divinità omaggiate che ai giri, così anche le soste in città. "Ma nessuno può mettere in discussione l'origine religiosa della Festa dei Ceri che nasce come omaggio al Patrono S.Ubaldo - ha precisato Ancillotti - un rito che sicuramente si è contaminato con altre tradizioni preesistenti legate al culto del Maggio (non come mese, ma come periodo di fertilità agreste). "Contrapporre le due diverse origini non ha senso - ha chiosato Ancillotti - perchè la storia dell'uomo, e anche quella del Cattolicesimo, è piena di esempi di commistioni tra riti, usanze e tradizioni".
Gubbio/Gualdo Tadino
20/10/2014 08:54
Redazione