Inaugurazione oggi pomeriggio, nella prestigiosa sede del Museo Diocesano a Gubbio, per la mostra personale dell’artista toscano Massimo Turlinelli, dall’evocativo titolo "Gli alberi come pensieri".
L'iniziativa ha il patrocinio del Lions club Piazza Grande ed è
“un progetto di rara poesia e bellezza - spiega Catia Monacelli Responsabile del Museo e curatrice della mostra - in cui la straordinaria abilità tecnica dell’artista, si fonde con la poetica dello spirito e con quella della natura, in un connubio felice in cui protagonista assoluto è l’albero, simbolo di vita, di radicamento, ma anche di sospensione tra la terra ed il cielo.
L’albero rappresenta l’uomo, nella sua ambivalenza, in questa continua ricerca, diviso tra una vita terrena e la tensione che lo porta a guardare in alto, al di là delle nuvole. Siamo sicuramente di fronte ad un unicum nel panorama dell’arte contemporanea, poiché Massimo Turlinelli impiega mesi e mesi per realizzare le sue opere, in cui nulla è lasciato al caso, ma prende il via da un meticoloso studio grafico.
Diciotto matite suddivise nei tre colori primari accompagnano il suo mantra su carta, instancabile e lento, che fa perdere la vista e il sonno, non si cancella e non si torna indietro. Massimo Turlinelli è un lucido folle, un architetto di sogni che replica, consapevole della fragilità di ciò che costruisce, castelli di sabbia in riva al mare”.
Nato nelle Marche, a Fermo, l’artista si è diplomato all’Istituto Statale d’Arte della sua città, ed ha poi frequentato la Facoltà di Architettura di Firenze, dove si laureato nel 1981 e dove attualmente vive. Turlinelli è uno dei pochissimi artisti che lavora a matita policroma, tecnica imperdonabilmente lasciata ai margini dell’arte ufficiale.
Usandola l’artista mette in evidenza e rivela la centralità di un controllo razionale, di un processo mentale che organizza la restituzione della visione, trovandone la verità più profonda nella propria interpretazione, a misura del proprio vissuto.
Durante la presentazione interverranno Rita Cecchetti, Presidente del Lions Club Gubbio Piazza Grande e la docente di Storia dell’Arte Caterina Calabresi, che introdurrà le atmosfere surreali dell’artista.
Gubbio/Gualdo Tadino
02/04/2015 10:17
Redazione