E' uno degli impegni che Stirati si era assunto già dalla campagna elettorale, quello di rivedere l'intera viabilità del centro storico andando sempre più verso una pedonalizzazione.
E per ora si inizia chiudendo vicoli e piazzette.
La filosofia generale sempre dichiarata da sindaco e giunta è quella di vietare progressivamente transito e sosta delle autovetture e dei motocicli in aree sempre più estese della città di pietra che ad oggi vede già Corso Garibaldi, via dei Consoli, via Cavour, Piazza San Pietro, Piazza Bosone, spesso chiuse al traffico (solo per ricordare le principali).
Ecco che allora parte una prima fase definita di sperimentazione che coinvolge i vicoli, piazze e piazzette di tutto il centro.
Nel dettaglio sarà a breve introdotto il divieto di transito e sosta per tutti i veicoli a motore e per tutti i giorni compresi i festivi.
Ecco nel dettaglio le zone interessate:
Via Massarelli, tratto compreso tra Via Nuti e Via Gioia; Via Gioia, tratto compreso tra Via Cairoli e Via della Repubblica; Piazza San Giovanni; Via Beni, tratto compreso tra Via Piccardi e Piazza San Giovanni; Via Cristini, tratto compreso tra Via Piccardi e Piazza San Giovanni; Via Cantalmaggi; Largo Domeniconi; Via Bartocci; Via Piccotti, tratto compreso tra Via Saffi e Via Bartocci; Via Franciarini;Via Marioni; Via Ranghiasci; Via Cleofe Borromei; Via Lazzarelli; Largo Lando; Via del Loggione; Via Capitano del Popolo, tratto compreso tra Via Ondedei e Via Gabrielli; Via Galeotti; Piazza Oderisi.
Si chiameranno Apu - aree pedonali urbane e verranno dotate, oltre che dei segnali verticali, anche di dispositivi complementari come fioriere, transenne fisse, per un'azione di reale impedimento al transito dei veicoli a motore e nello stesso tempo ad assolvere le funzioni di delimitazione dell'area pedonale.
Il perchè viene così spiegato dalla note diffusa ieri da Palazzo Pretorio: “Le finalità sono quelle di migliorare la qualità della vita e dell'ambiente, tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull'ordine pubblico nonchè sul patrimonio ambientale e culturale del territorio. In particolare, si punta a tutelare la vivibilità e la sicurezza all'interno del Centro Storico, con la risoluzione di alcune criticità presenti, procedendo ad una riorganizzazione della circolazione con il recupero di spazi a favore dell'utenza 'debole' della strada”.
Come la città ammortizzerà il colpo sarà tutto da vedere.
Ad oggi i residenti del centro storico sono 2.880. Difficile dire quanti di questi risiedano nelle nuove vie interessate dal divieto di transito e sosta ma i bene informati dicono che sia stato effettuato una sorta di censimento, nelle scorse settimane, da parte della polizia municipale e che le autovetture che sostano in vicoli, larghi e piazze si aggirino sulle 100 totali.
Auto che ora dovranno trovare altri spazi, nelle vie adiacenti, considerando che sono circa 55 i passi carrabili concessi in tutto il centro storico.
E ancora: sono circa 1.700 i permessi emessi dalla Polizia Municipale per i residenti del centro storico: Secondo il regolamento comunale infatti ad ogni nucleo familiare residente si concedono massimo 2 permessi per autovetture e 2 permessi per motocicli.
A questi si aggiungano ulteriori 400 per dottori, uffici comunali, miistri del culto, proprietari di appartamenti sfitti, auto di servizi e trasporto merci.
Chissà se alla luce di questa prima risoluzione che profuma anche di successive fasi, non si andrà a rivedere il numero di permessi concessi alle famiglie.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/10/2016 10:52
Redazione