Una frase a dir poco infelice, delle tante che spesso si leggono ormai sui social, in un clima sempre più avvelenato e intorbidito: stavolta però l'episodio non passa del tutto inosservato perchè ad esternarla è una componente della Commissione Pari Opportunità di Gubbio, insegnante di scuola primaria, e appartenente alla Lega di Gubbio.
Da alcune ore fa rumore la vicenda innescatasi su facebook a seguito del commento di una donna, Sabina Venturi, che a seguito della notizia - poi rivelatasi fake - della diffusione del coronavirus in Africa, ha scritto ironicamente una frase ("magari ci mettesse lo zampino il coronavirus") che ha subito inevitabilmente scatenato reazioni indignate da più parti. Fino a quando, a prendere posizione, è stato anche il Sindaco di Gubbio Filipppo Stirati e la Giunta di Gubbio, affidando anche qui ad un post su facebook (nella pagina URP Comune di Gubbio), il proprio commento:
"Siamo venuti a conoscenza di una dichiarazione inqualificabile da parte di un' insegnante, nonché consigliera di parità, intervenuta sul social Facebook che, se confermata, rappresenterebbe un fatto gravissimo, un pensiero generale non conciliabile con il ruolo di docente ne' con quello di rappresentante di un'istituzione. Come amministrazione non possiamo e non vogliamo esimerci dal prendere nettamente le distanze, in maniera inequivocabile dal contenuto del commento. Una volta accertati i fatti, assumeremo tutte le iniziative e le misure necessarie volte anche a tutelare gli studenti e tutti i docenti che ogni giorno, anche a costo di enormi sacrifici, permettono alla scuola italiana di svolgere il suo fondamentale ruolo educativo.
Dalla scuola in primis deve propagarsi il monito universale della pace e dell’antirazzismo, contro ogni intolleranza, ogni omofobia e discriminazione, nell’accoglienza reciproca di tutti, nella valorizzazione delle diversità, dall’omosessualità alle differenze di genere e a tutte le prerogative interreligiose e le caratteristiche culturali. Rifiutiamo convintamente ogni tipo di discriminazione e di politica dell'odio in un mondo che necessita di pace a livello sociale ed istituzionale, locale e globale".
Poco dopo le prime reazione, Venturi ha dichiarato pubblicamente le sue scuse con altri post: "Mi scuso tanto pubblicamente per ciò che ho detto, ho esagerato, e scritto cose di cui non penso, amo gli animali figuriamoci gli esseri umani. A volte scorrendo le pagine di faacebook trovo furti, violenze e tutto ciò mi manda in tilt…questa volta ci sono andata davvero.. Scusatemi, non è da me, ho reagito con parole pesanti". Inoltre ha aggiunto: "Ho molti bambini stranieri e famiglie di cui ho sempre aiutato e che mi adorano e adoro, ripeto non so cosa mi ha preso leggendo post di violenza ho reagito con rabbia, scusi, scusate ancora, perdonatemi, comunque ho ripubblicato il post con le mie scuse pubbliche, anche se è una bella lezione per me".
Sabina Venturi ha quindi dichiarato di essersi dimessa dal partito "che non c'entra niente con tutto questo" e di volersi allontanare "da tutto ciò che rappresento" (lasciando forse presagire l'uscita anche dal CPO eugubino). "I sbagli si pagano, ma umanamente non sono quello che forse sono apparsa, mi scuso di nuovo".
Una vicenda che ora paradossalmente vede apparire commenti sull'errore di questa donna, non meno censurabili delle sue parole, e che una volta in più dimostra come sia delicato e importante il tema dell'utilizzo dei social, da parte di tutti, adulti e minori. Soprattutto da parte di chi riveste ruoli fortemente sensibili, legati a incarichi istituzionali o anche semplicemente a professioni (come anche quella di chi scrive e comunica) che richiedono un maggiore senso di responsabilità in tutto ciò che si pubblica.
Gubbio/Gualdo Tadino
16/02/2020 09:45
Redazione