Gubbio, presentata la lista "Stirati sindaco"

Discontinuità con il Partito democratico eugubino, ma non con quello nazionale. È stata questa la presa di posizione di “Stirati sindaco - liberi e democratici”, la lista presentata ieri in cui è intervenuto lo stesso candidato sostenuto a sua volta da Psi, Sel e da una lista civica (Scelgo Gubbio). In questa occasione, è stata ribadita l’esigenza di dare vita a una nuova fase politica per la città, in netta rottura con quanto avvenuto in passato. Rottura che non sarebbe possibile risanare con il Pd locale, "composto da quelle stesse figure che hanno decretato il commissariamento della città". «Il partito eugubino non è stato in grado di formare una coalizione. -ha dichiarato Filippo Mario Stirati - Tutti sono bravi a fare proclami di regole. È rispetto forse gonfiare del 100% le tessere degli iscritti?». Ed aggiunge sulle primarie: «Non le hanno volute aperte alle coalizioni e il mio timore è che sarebbero state pilotate». Se nulla però si vuole avere a che fare con il gruppo locale, tanto da annunciare che «non verrà più trattata la questione ma si parlerà in futuro solo del programma elettorale », viene chiarito il sostegno al Pd nazionale, in vista delle Europee. Non è un caso, infatti, che anche nel simbolo c’è una continuità con il partito non solo nel colore verde (affiancato dal viola), ma anche da quel “democratici”, che rimanda alle radici del gruppo e che segue il termine “liberi” con il significato di precondizione per far politica. In seguito, l’attenzione è stata focalizzata sul programma politico. Analizzato anche da alcuni componenti della lista - come Lorenzo Scavizzi e Valerio Piergentili - in cui tutte le azioni saranno volte a una ripresa della moralità pubblica e al rilancio della città, con particolare riferimento alla situazione del centro storico, del turismo, della ripresa economica e del ciclo dei rifiuti.