Canada e Francia sono nazioni pioniere nel mondo per la produzione di canapa e fino a 100 anni fa lo era anche l’Italia, tradizione che si è persa con la progressiva industrializzazione e l’abbandono delle campagne. Ma della canapa non si butta via niente e anche in condizioni metereologiche pessime, la produzione tiene e produce reddito.
Per questo il Consorzio ‘AgraiA’ prova a farne un volano economico del territorio e questa mattina in conferenza stampa in Comune sono stati illustrati progetti e prospettive.
Il sindaco Filippo Mario Stirati ha dichiarato che l’amministrazione sostiene fortemente l’iniziativa: « E’ un’opportunità già ben strutturata, valida e originale, un messaggio di speranza per occupazione e sviluppo, a fronte di difficoltà soprattutto per le giovani generazione. Stiamo lavorando insieme, d’intesa anche con la Regione Umbria, per farne un fiore all’occhiello, puntando alla riconversione in agricoltura e al radicamento nel territorio. »
Il presidente di ‘AgraiA’ Paolo Barboni si dichiara soddisfatto, perché la coltivazione della canapa consente ai produttori agricoli un reddito minimo positivo, anche perché molteplici sono i settori di utilizzo, dalla bio-edilizia, alla cosmesi, ai prodotti alimentari. « Dai 30 ettari attuali – ha spiegato Barboni - puntiamo ad arrivare a 200. Il coinvolgimento è crescente e rappresenta un’opzione per non lasciare le campagne e anzi riprendere una produzione autoctona e tradizionale. Abbiamo presentato tre progetti per ottenere finanziamenti europei con il PSR, relativi a bioplastiche, produzione birra, riconversione macchine agricole, e sono stati finanziati tutti. » Erano presenti in conferenza stampa anche il responsabile tecnico Ascanio Tagliaferri, l’agronomo Mauro Tagliaferri, nonché il responsabile commerciale Alessio Gaggiotti, che hanno ricordato l’audizione in qualità di esperti nel mese di novembre, presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati a Montecitorio, a cui hanno partecipato Comune e Consorio ‘AgraiA’, sul disegno di legge nazionale relativo alla produzione della canapa. Tutte le modifiche ed integrazioni sono state recepite nella nuova bozza che dovrebbe essere licenziata dal Parlamento entro marzo 2015, a tutela e per il rilancio della filiera, con l’approvazione di 5 progetti in Italia, tra i quali ovviamente è prevista Gubbio e ‘AgraiA’. Nel frattempo, da oggi è aperto un primo punto vendita in Corso Garibaldi, dove acquistare prodotti quali pasta, birra, olio, rigorosamente prodotti con la canapa.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/12/2014 12:31
Redazione