Si intitola "Memoria viva", è il nuovo libro edito da Media Video a firma di Gianluca Sannipoli, Enrica Sebastiani e con il contributo della compianta Catia Doriana Bellini, dedicato al Mausoleo dei 40 Martiri di Gubbio, il sacrario che conserva le spoglie delle vittime dell'eccidio consumato esattamente 70 anni fa (22 giugno 1944) dalle truppe naziste. Un documento prezioso che è stato presentato ieri sera alla sala ex refettorio della Biblioteca Sperelliana davanti ad un numeroso pubblico (nella foto, Photo Studio, un momento della serata).
Il Mausoleo dei 40 Martiri - inaugurato il 22 giugno 1949, nel quinto anniversario dell'eccidio - rappresenta non solo un luogo di memoria di straordinario valore ma anche un sito artistico e architettonico di primissimo rilievo. Ad evidenziarlo la tesi di Enrica Sebastiani, neodottoressa di ingegneria, che analizza il progetto firmato dal perugino Pietro Frenguelli e da Pietro Porcinai, fiorentino, uno dei più famosi architetti del paesaggio.
A parlare in particolare dell'arte di Porcinai, è stato il prof. Luigi Latini, dell'Università di Venezia e presidente dell'Accademia intitolata a Porcinai. A soffermarsi sul valore architettonico dell'opera è stato poi il prof. Paolo Belardi, della facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia, nonchè direttore dell'Accademia Belle Arti perugina: "Un luogo simbolo cui sono legato anche da ricordi personali - ha sottolineato, ripercorrendo la propria parentela con una delle famiglie coinvolte nell'eccidio - ma è un Mausoleo che ha una grande storia da raccontare anche sul piano architettonico". Belardi ha suggerito per il futuro di ripensare l'area circostante il Mausoleo, rendendo percorribile a livello pedonale, l'intera zona, partendo dalla chiesa di Madonna del Prato ("secondo me attribuibile al Borromini" ha aggiunto), attraverso il giardino circostante fino all'area del Mausoleo "da aprire e rendere condivisibile con tutta la comunità. Dopo 70 anni credo che siano maturi i tempi perchè il Mausoleo non sia solo un luogo celebrativo e commemorativo ma anche di fruizione quotidiana".
La prima parte del libro invece è dedicata alla testa "La strage di Gubbio. Una memoria contrastata", di Catia Doriana Bellini. Di questo documento sono state selezionate l’introduzione e il terzo capitolo, nel quale si parla di Una memoria difficile, ovvero di quanto accaduto a Gubbio dalla liberazione della città fino ai nostri giorni sul tema Quaranta Martiri. Ma è anche l’occasione per ricordare una donna, Catia Doriana, di recente e prematuramente scomparsa, che si è impegnata per gran parte della sua breve esistenza nella vita politica, sociale e culturale della città (era presente in sala il padre Gianni Bellini, per tanti anni politico eugubino di primo piano).
Infine, la terza parte, come detto, tenta di ricostruire l’iter economico–finanziario di quella che fu una vera e propria impresa, ponendo l’attenzione sulla figura del dottor Elio Tabarrini, animatore del Comitato che si occupò della raccolta dei fondi e della gestione di tutta l’operazione. Per la prima volta vengono pubblicati preziosi documenti, messi gentilmente a disposizione dalle figlie di Tabarrini, Francesca e Cecilia, e dai nipoti Saverio Borgogni ed Elisa Neri. Ad arricchire l’intero volume, il corredo fotografico, anch’esso dell’archivio Tabarrini, con immagini importantissime non solo per documentare la costruzione e l’inaugurazione del Mausoleo, ma anche per mostrare, a chi fortunatamente non ha vissuto quegli eventi, i danni dei bombardamenti e dei cannoneggiamenti, il passaggio del fronte, le prime commemorazioni della strage.
Al termine dell'incontro, coordinato dal direttore di TRG, Giacomo Marinelli Andreoli, e aperto dal saluto del sindaco Filippo Stirati, sono intervenuti gli autori Gianluca Sannipoli ed Enrica Sebastiani che hanno ringraziato quanti hanno reso possibile l'iniziativa.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/06/2014 10:02
Redazione