Via Perugina a Gubbio stamani era percorribile salendo dalla piana verso l'acropoli: era più di un anno che tra chiusure parziali, totali e gimkane questa fondamentale arteria di collegamento tra centro storico e periferia era diventata l'odissea degli automobilisti e la trappola dei residenti .
Il cantiere è stato concluso, manca solo l'ultimo manto di asfalto che verrà apposto agli inizi di settembre. Questo per consentire in questo mese alla strada di assestarsi e far si che l'utlimo ritocco non abbia avvallamenti di sorta. Per la riapertura delle scuole, il cantiere sarà definitivamente concluso. Ad una seconda fase, in autunno, sarà affidata invece la costruzione di una rotatoria che possa eliminare definitivamente i semafori del quadrivio.
A cantiere finito però è tempo di conti perchè il dilatarsi dei tempi e degli interventi ha ftto lievitare i costi che ora sono a carico del Comune: dai 395 mila euro iniziali, siamo arrivati a 500 mila euro circa con 100 mila in aggiunta che sono andati a finanziare in gran parte scavi e studi richiesti dalla Soprintendenza archeologica a seguito del ritrovamento di reperti. La questione è nota: sotto via Perugina c'è una strada romana con le sue strutture murarie; il passaggio delle nuove tubature impattava con i reperti tanto da richiedere perizie e la consulenza di un archeologo. Alla fine , tutto è stato fotografato, documentato e ricoperto, ma la spesa di pari passo con i tempi di esecuzione dei lavori, è lievitata .
Nella sua veste attuale via Perugina risponde a moderne esigenze di spazio urbano, allargando lo spazio dei marciapiedi e stringendo la carreggiata, un modo per invitare le auto a rallentare la loro marcia e favrire i pedoni .