Gubbio, umiliante 0-4 con L'Aquila. Memorabile pre-gara tra le tifoserie

Dura poco più di mezz'ora la gara tra Gubbio e L'Aquila, una partita densa di significati extracalcistici e apertasi con un pre-gara all'insegna del ricordo e della solidarietà più autentica. Scrosciante l'applauso dello stadio eugubino che ha accompagnato il minuto di raccoglimento prima del fischio d'inizio per ricordare, a 5 anni esatti dal drammatico sisma che colpì il capoluogo abruzzese, le 309 vittime. "Anima ferita e cuore infranto" recitava uno striscione dei tifosi aquilani, cui ha fatto eco uno striscione di sostegno alla causa da parte di quelli eugubini. Gubbio non poteva che rispondere con sensibilità, avendo vissuto la stessa esperienza (fortunatamente senza vittime) esattamente 30 anni fa (29 aprile 1984) ed essendo costretta a convivere da agosto con uno sciame sismico che ciclicamente propone scosse intorno ai 3 gradi. Poi la partita che invece di emozioni ne ha regalate ma solo sulla sponda aquilana. Pronti via e la squadra di Pagliari è già sopra. E' il 5' quando De Sousa guadagna una punizione dal limite, che Corapi è abile ad insaccare sotto il sette. Il Gubbio cerca la reazione ma non scalfisce la difesa ospite, è anzi L'Aquila a raddoppiare con De Sousa che dopo aver impegnato Pisseri (al 13'), apre per Frediani il cui tiro è respinto con un braccio da Giallombardo: rigore e l'ex grossetano, ammonito per il fallo, protesta vistosamente beccandosi il rosso diretto. Dal dischetto De Sousa spiazza Pisseri fissando il 2-0. Come se non bastasse, 5' dopo ci pensa Caccavallo a compromettere definitivamente il match: entrata a martello del tutto gratuita su Dallamano e rosso diretto. Gubbio in 9 (è la quinta volta in stagione) e L'Aquila che sul velluto trova anche il tris ancora con De Sousa al 41' con botta dal limite. La ripresa somiglia ad un'amichevole estiva, fa capolino anche il sole, fanno festa i tifosi abruzzesi assaporando i play off, ipotesi che invece saluta definitivamente il Gubbio, affossato con il poker di Inacio Pia al 59', di testa su cross di Agnello. Alla fine fischi per la squadra eugubina e fine sogni. Ora la società ha tutto il tempo per programmare la prossima stagione, quando tornerà la Terza serie unica e torneranno le retrocessioni. La stagione va in archivio decisamente in toni mesti. Di questo e di altro si parlerà domani sera in "Fuorigioco" il talk show sportivo di TRG in onda dalle ore 21.