“È una prova indimenticabile: si passa dal timore alla curiosità, poi allo stupore, e infine si resta del tutto affascinati”. E ancora: “Ci si sente più umani. Le maschere spariscono. Contano solo la fiducia e l'ordine: andare insieme è fondamentale”.
È definita così, nelle parole di chi l’ha vissuta, la “Cena al buio”. Parliamo di un’esperienza umana che è gesto di grande solidarietà e si trasforma in una doppia scoperta: degli altri sensi e del bisogno di fiducia totale nel prossimo. Viene organizzata martedì 10 maggio, alle ore 20:00, presso il Ristorante Bosone Garden, in Via Mastro Giorgio 1, a Gubbio (tel. 075. 92 20 688). L’iniziativa è di Lions Club Gubbio Host e Leo Club Gubbio, in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sede di Perugia, associazione che, in occasione della cena, metterà “a disposizione” ragazzi non vedenti. Questi saranno d’aiuto come guide e "camerieri" per i commensali "normodotati" che interverranno all'evento. Organizzate, da anni, con esiti incoraggianti, all’estero e in molte città italiane, le “Cene al Buio” hanno lo scopo principale di far comprendere, ai normovedenti, le difficoltà che le persone con disabilità visiva incontrano anche nei momenti più ordinari dell’esistenza. A questi obiettivi, a Gubbio se ne aggiunge un altro, ugualmente importante: sensibilizzare le amministrazioni pubbliche sulle difficoltà che gli stessi ipovedenti incontrano quotidianamente. Per questo scopo, la raccolta fondi ricavata dall’iniziativa sarà utilizzata per realizzare guide tattili in prossimità di attraversamenti pedonali nel comune di Gubbio. Le Cene al Buio si svolgono in un ambiente oscurato, e, nel buio completo, si trasformano in una vera “avventura” per i sensi. In tutti i commensali, il gusto, il tatto, l'udito e l'olfatto vengono messi alla prova, potenziati ed esaltati per supplire la provvisoria mancanza della vista, mentre da un tavolo all’altro si muovono, in relativa facilità, i camerieri non vedenti, abituati a vivere in questa dimensione. Partecipare ad una Cena al Buio è un evento che colpisce profondamente anche l'immaginazione delle persone vedenti. Da una parte favorisce un autentico “viaggio” nel gusto, un diverso e più stimolante percorso alla scoperta del cibo e dei sapori. Dall’altra “rinunciare”, se pur temporaneamente, all'ausilio della vista, per atti e gesti che, da sempre, e ordinariamente, nella quotidianità, si svolgono alla luce, sensibilizza i singoli e la comunità sulle problematiche che il cieco si trova a fronteggiare ogni giorno. L’incontro e l’empatia sono favoriti dal contesto affabile e conviviale in cui si svolgono le Cene al Buio, una volta spenti i cellulari e gli orologi con lancette luminose. Chi non può sostenere l’incontro, può chiedere di uscire dalla sala, ed essere accompagnato all’esterno da una guida, presenza discreta e rasserenante come tutti gli altri camerieri non vedenti che accompagnano gli ospiti, insegnano loro a riconoscere gli oggetti in tavola, danno utili suggerimenti per sentirsi a proprio agio.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/05/2016 11:50
Redazione