I sindaci dell'Appennino dicono "no" alla variante ferroviaria Fossato-Perugia. Ma Brutti (IDV) replica: "Raddoppio Orte-Falconara? Come vegliare un morto"

''No al progetto di variante ferroviaria per l'Alta velocità Fossato di Vico-Perugia. Completare al più presto il raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara, una infrastruttura di vitale interesse per lo sviluppo di un territorio oggi tra i più colpiti dalla crisi''. E' quanto sottolineato dalla quasi totalità dei sindaci ed amministratori del territorio della fascia appenninica, in audizione oggi in Seconda Commissione. In parte fuori dal coro - riferisce un comunicato della Regione - il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni, che ha invitato tutti a non avere ''posizioni tradizionalistiche circa l'ipotesi alternativa, per la quale è possibile una comparazione soltanto attraverso la stesura di un vero progetto, che ora non c'è''. L'audizione a Palazzo Cesaroni era stata chiesta dagli stessi sindaci ed amministratori del territorio. Chi non ci sta, oltre a Morroni, è il consigliere regionale IDV, Brutti. “La politica ha i suoi tempi: se il raddoppio della Orte-Falconara è rimasto sulla carta per trent'anni non significa che, insistendo, prima o poi vedrà la luce. Semplicemente, si sta vegliando un cadavere”. “La scelta strategica di puntare sul raddoppio della Orte-Falconara, motivata più da strategie politico-elettorali che da effettive esigenze della collettività, si è dimostrata fallimentare - afferma Brutti - Le Ferrovie si sono sviluppate verso altre direzioni e soprattutto verso bacini di utenza più consistenti, dunque più remunerativi. Per mantenere qualche timida speranza di avere anche in Umbria una linea nazionale – aggiunge - non resta che puntare sulla Variante che include il bacino assisano e soprattutto l'aeroporto “San Francesco d'Assisi” di Perugia. Portare in dote un'area di 400mila abitanti e un collegamento aereo può spingere le Ferrovie a prendere seriamente in esame il progetto. Stupisce – conclude Brutti - che i sindaci dell'area folignate non colgano la questione, continuando ad alimentare un'inesistente aspettativa tra i propri cittadini che hanno un bisogno disperato di infrastrutture vere e non cartacee”.