Non solo contenitore, ma laboratorio di idee, canale snello e veloce di democrazia partecipativa. Un luogo di confronto, di discussione e valutazione. Un serbatoio di contenuti e proposte nel tentativo di trovare soluzioni e risposte, soprattutto in un momento difficile e complesso come quello attuale.
E’ con questo spirito che l’Associazione Idea Umbria – “La regione che fai tu” si presenta ufficialmente dopo una fase di start up, alla società civile, per accogliere e promuovere proposte di cambiamento su temi di interesse pubblico quali, ad esempio: l’economia, il lavoro, la società, l’ambiente, la cultura, l’istruzione e la ricerca, l’etica ed i diritti.
“Crediamo nel coraggio di fare proposte e scelte che siano sempre nell’interesse generale e per favorire il benessere collettivo, in un luogo in cui tutti gli associati e sostenitori si sentano protagonisti di un cambiamento che non può avvenire senza partecipazione attiva e confronto. L’Umbria – afferma Anna Rita Fioroni, Presidente di Idea Umbria – non si ripensa se non Insieme”. Fondata sugli scopi indicati nel Manifesto, #ideaumbria lavorerà “per costruire una proposta inclusiva, attenta alle nuove esigenze della società, che rispolveri la responsabilità e l'intelligenza collettiva che non significa necessariamente impegno politico ma partecipazione attiva”.
E’ per questa ragione che #ideaumbria parla alla società civile, alle persone, ai giovani, agli imprenditori, al terzo settore, agli studenti, ai lavoratori, a chi è in cerca di occupazione. Perché non è più tempo di fermarsi alla diagnosi. L’Umbria ha bisogno di cure; di guardare con orgoglio al passato, di ritrovare fiducia nel futuro, ma soprattutto di ridare significato al presente, dando spazio alle competenze, formulando strumenti che facciano da volano alla valorizzazione del merito.
“Occorre cambiare approccio e far ripartire la crescita. Abbiamo vitale necessità – aggiunge Fioroni - di agganciare la ripresa, agendo su più fronti, con provvedimenti articolati ma inseriti in un unico piano credibile, cioè coerente e misurabile. Per questo con #ideaumbria favoriremo il confronto e lo stimolo ad elaborare proposte su temi che ci aiutino ad uscire dalla crisi attuale. Bisogna ripensare i servizi sanitari, rendere più efficiente la macchina pubblica e facilitare progetti di sviluppo economico proiettati in una prospettiva di medio lungo termine nel rispetto della vocazione del territorio. Occorrono interventi per migliorare le condizioni di contesto per le imprese, per sostenerle anche nei processi di innovazione, sostenibilità, crescita dimensionale e internazionalizzazione. Dobbiamo ridare terreno al lavoro, incentivare la professionalizzazione del capitale umano impiegato e gli investimenti nel management che portino ad innovare l' organizzazione aziendale interna. Abbiamo bisogno di idee nuove per rimettere in moto l’economia regionale e di nuove decisioni con senso di responsabilità collettivo.”
IDEA UMBRIA intende per questo, attraverso la partecipazione attiva di tutti gli attori economici, sociali e istituzionali dare valore alle cose che ci hanno fatto grandi nel passato e che possono contribuire a creare una Regione migliore: il know how delle nostre PMI, l’eccellenza dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici della nostra terra, il valore di un artigianato che resiste nonostante il peso di una competizione sempre più globale, l’Università e la Ricerca scientifica come motore della nostra economia, la Cultura, da cui non si può distogliere lo sguardo perché non può essere considerata come il parente povero di altri settori economici, ma come sorgente, indice di attrattività per l’immenso patrimonio storico, artistico ed ambientale di cui è ricca la nostra regione. Cultura anche come capacità di produrre e di assorbire contenuti che fanno presa su altri settori (come il Turismo ad esempio) perché generano dinamismo innovativo, percezione di qualità della vita, creatività e capacità di integrazione.
“Crediamo che l’Umbria, anche perché terra di città candidate a capitali europee della Cultura, non possa permettersi un deficit competitivo in questo ambito, e che, alla luce di quanto detto – spiega Fioroni - finirebbe per ripercuotersi anche sulla capacità competitiva dei settori che utilizzano i contenuti culturali come “materia prima” delle proprie catene del valore, pensiamo ad esempio all’industria della recettività, e più in generale alle filiere del made in Italy”.
Sono tante le sfide aperte dalla crisi, ma altrettanti gli orizzonti cui tendere che necessitano però sempre più di un modello nuovo capace di farsi motore di quelle esigenze cha la società civile necessita per evitare di adeguarsi alla stagnazione o, peggio, al declino.
IDEA UMBRIA si è dimostrata da subito laboratorio capace di raccogliere tutte quelle espressioni di interesse verso un atteggiamento propositivo, dove trovano ospitalità e convergenza persone di varia estrazione sociale e culturale, con l’obiettivo di concorrere insieme alla proposta di un modello nuovo di sviluppo e crescita. Iscrivendosi ad IDEA UMBRIA potrete pubblicare le vostre idee (cioè fare le vostre proposte) commentare quelle degli altri associati e votarle, approvandole o meno, in rete.
Le idee che riceveranno il maggior numero di consensi concorreranno, quindi, in modo diretto e partecipativo alla definizione di alcune priorità per la nostra regione. IDEA UMBRIA ritiene che per raggiungere questi obiettivi sia necessario un ascolto attivo, per questo sono stati creati diversi strumenti per facilitare la partecipazione, che può avvenire anche senza l’obbligo di associarsi:www.ideaumbria.it,www.ideaumbria.ideascale.com,www.facebook.com/ideaumbria,www.twitter.com/@ideaumbria; che aiutino a interagire, che favoriscano il confronto, facciano nascere le idee e formulare proposte. Saranno promossi incontri sul territorio con chi vuole partecipare al progetto e in autunno si svolgerà il Festival delle Idee per premiare le idee più votate.
Hastag ufficiali : #ideaumbria e #laregionechefaitu
Perugia
29/07/2014 19:38
Redazione