Il museo delle conchiglie di Città di Castello Malakos sarà sulla vetrina di Google Cultura entro il gennaio 2018. "Un palcoscenico virtuale prestigioso di assoluto rilievo mondiale a livello culturale-scientifico e di accessi giornalieri", ha commentato il vicesindaco ed assessore comunale alla cultura, Michele Bettarelli, nel corso dell' annuncio ufficiale, nella sede della Camera dei deputati. La piattaforma Google Arts & Culture ospita le più grandi istituzioni museali mondiali. Entrando nella piattaforma si può entrare virtualmente e visitare i principali musei del mondo. Il museo Malakos inizierà il percorso con varie sezioni dove esporrà le foto degli esemplari più pregiati. Saranno anche possibili approfondimenti su temi in particolare. Infine con lo Street View si potrà varcare la soglia del museo da ogni parte del globo. I fotografi che hanno preso parte al progetto sono Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Il museo Malakos, al piano terra di Villa Capelletti, nel complesso del Centro delle Tradizioni popolari "Livio Dalla Ragione" si compone di 40 teche e quasi 3.000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. Offre una sezione di biologia che introduce al mondo dei molluschi; la sala di paleontologia; le sale di biogeografia, che illustrano la fauna e le abitudini di vita di ogni mare. Inoltre le teche propongono ambienti inusuali come i pericolosi mangrovieti e le zone abissali, esemplari curiosi come lumache di terra dalle dimensioni decisamente extralarge e predatori marini dal veleno mortale. Malakos ospita al suo interno anche un' imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del Corpo forestale dello Stato. All' incontro erano anche presenti - riferisce una nota del Comune di Città di Castello - l' on. Anna Ascani, il professor Gianluigi Bini, biologo e direttore del museo malacologico ed Enrico Bellini in rappresentanza di Google Arts and Culture (Google Cultural Institute).