Cala la popolazione eugubina e ad andarsene sono soprattutto i trentenni per mancanza di lavoro. E’ quanto risulta da una indagine resa pubblica dal Pd eugubino e dal gruppo consiliare. “La popolazione complessiva di Gubbio era di 32.985 abitanti nel 2010 e 31.516 nel 2020. Una diminuzione del 4,5%”. Un’analisi in profondità rivela che nella “fascia d’età 30-34 anni la diminuzione nello stesso periodo sale al 24,4%” ed “al 27.8% nella fascia 35-39 anni”. Scontata, purtroppo, la risposta alla domanda “Perché proprio i trentenni vanno via da Gubbio?”, perché “non hanno opportunità di lavoro o le prospettive sono quelle di un lavoro precario e a volte privo di protezioni anche in termini di sicurezza. Per cui scelgono di cercare fortuna altrove”. Con conseguenze pesanti perché “Una città che invecchia senza ricambio generazionale è una città che non ha futuro. Una città che non ha lavoro è una città che muore”. Si parla di lavoro “sostenibile (in tutti i sensi) e fortemente ancorato alle indicazioni di sviluppo dell’Europa”. “La nostra città – prosegue il documento - vive profonde difficoltà che i cittadini conoscono bene, aggravate dai timori di un ulteriore peggioramento della situazione produttiva, occupazionale e sociale”. In questo contesto il Pd annuncia il proprio impegno “per una città solidale, unita, che sappia mettere insieme tutte le forze sociali e imprenditoriali, senza scontri ideologici che producono solo macerie. Chi rappresenta le Istituzioni deve essere in grado di gestire la dialettica democratica, anche accesa, con estremo equilibrio e misura, governare i problemi per trovare soluzioni avanzate, non schiamazzare in piazza”. “Basta strumentali contrapposizioni - conclude il documento - al solo fine di racimolare qualche voto in più. Mentre i giovani fuggono".